Politica
martedì 01 ottobre 2024
Elezioni consiglio provinciale, Fulvi (PD): "I sindaci civici sono stati traditi dai loro alleati di destra"

di Ufficio Stampa PD Pesaro e Urbino
“La destra non si aspettava la vittoria del PD e di tutto il centro sinistra per le elezioni del Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino – dichiara Rosetta Fulvi segretaria provinciale PD Pesaro e Urbino. Abbiamo riconfermato la maggioranza in Provincia e il consenso nel territorio grazie ad una lista con candidati solidi e competitivi, all'esperienza positiva di governo del Presidente Paolini, al giudizio positivo sull'operato dei Sindaci di area centrosinistra e al lavoro svolto dal partito provinciale e dai circoli del PD. Voglio augurare un buon lavoro ai nostri eletti Gabriele Giovannini, Laura Giombini, Oriano Giovanelli, Anna Maria Mattioli, Palmiro Ucchielli, e Omar Lavanna e ringraziare anche gli altri componenti della lista Sara Cucchiarini, Anteo Bonacorsi, Matteo Sanchioni, Simona Giudarelli, Alessandro Avaltroni e Alison Micheli perché hanno tutti contribuito al risultato.
E' necessario – continua Fulvi - mettere un po' di ordine nella confusione che il duo Carloni - Baldelli stanno costruendo per nascondere una sconfitta cocente che apre una falla nell'alleanza di centro destra: avevano pensato di stravincere ma hanno fallito dimostrando tutta la loro debolezza e arroganza. Ma la cosa grave che hanno determinato con queste elezioni è il tradimento nei confronti dei Sindaci civici. Non può passare inosservata la non elezione del Sindaco di Urbino Maurizio Gambini e quella del Sindaco di Cagli Alberto Alessandri. Gambini in particolare da Vice Presidente (quando era alleato con il centrosinistra) oggi non è neanche entrato in Consiglio provinciale. Come dire: vatti a fidare della destra.
Il risultato delle provinciali – incalza Fulvi – unito a quello delle elezioni europee dove Matteo Ricci ha raggiunto un consenso straordinario sono la dimostrazione che i cittadini si stanno rendendo conto della inaffidabilità della destra e che serve un cambio di rotta anche a livello regionale perchè le Marche meritano di più.“