Nuova Questura di Pesaro, Silp Cgil: "In Italia al 99% nei centri cittadini, proponiamo via Cimarosa o Villa Marina"

di Pierpaolo Frega, segretario Silp Cgil Pesaro Urbino

Non ce ne voglia il Comune di Pesaro, ma proporre Celletta e Torraccia, per un bene essenziale quale sia la Questura e i suoi servizi svolti per la collettività, è francamente sbagliato. 

Così come lo è paragonarlo ad altri uffici delle FFOO decentrati. Guardando la geografia delle città, le Questure hanno al 99% la loro collocazione nei centri cittadini, al massimo limitrofe. 

Esperienze dove le Questure sono state ubicate lontano hanno sempre dato ricadute negative sulla vivibilità dei centri storici. 

Analizzando la nostra città che è racchiusa in un palmo, la Questura in centro ad oggi è prossima: alla stazione ferroviaria, al Parco Miralfiore, all’ospedale e ciò nonostante non impedisce in toto la commissione di reati e parliamo di una zona oramai assurta alle cronache come la più degradata, ma l’estrema vicinanza del presidio di sicurezza garantisce quantomeno una rapidità di intervento. 

A parte dettagli tecnici che sono probabilmente più specifici per gli addetti ai lavori, le soluzioni che prospettiamo sono solo tre e se il Comune intendesse far valere l’interesse pubblico su alcune situazioni che la città offre, nell’immediato, potrebbe essere la chiave di volta per la realizzazione della Questura. 

Utilizzare ad esempio il terreno di via Cimarosa, limitrofo al centro città, in una zona ad alto scorrimento di viabilità e baricentrico. Francamente il “bosco” che viene indicato come ostacolo, nonostante le svolte green che si sollevano, credo che sia superabile recuperando e piantumando lo spazio della Celletta, ma tale operazione permetterebbe di mantenere un presidio fisso a ridosso del Parco Miralfiore, dando una risposta immediata alle preoccupazioni della città. 

Esercitare l’operazione di acquisto di Villa Marina, o della ex struttura della palestra/parcheggio utilizzando quegli spazi. 

Su Villa Marina si adombrano nubi dense che ci indirizzano a un uso non a beneficio della collettività. A questo punto se la si volesse recuperare sfruttando di costruire sul costruito sarebbe un’ottima soluzione. 

Altrimenti se il Ministero della Difesa cedesse parte della caserma, potremmo ipotizzare anche quella come soluzione, anch’essa collocata limitrofa al centro, con ampie potenzialità. 

Ma su questa opzione ci siamo già scottati anni or sono e dubito che possa esserci un cambio di rotta improvviso. Quindi via Cimarosa o Villa Marina resterebbero per noi le soluzioni privilegiate.