Politica

sabato 02 novembre 2024

Il resort di lusso che ospita i 295 agenti italiani impegnati in Albania costa 9 milioni di euro all'anno

Il resort di lusso che ospita i 295 agenti italiani impegnati in Albania costa 9 milioni di euro all'anno

di Fanpage

Ha sollevato polemiche il costo che lo Stato affronta per alloggiare i 295 agenti di polizia e carabinieri che si trovano in Albania come personale per i centri migranti fortemente voluti dal governo Meloni. 

I due centri, a Shengjin e Gjader, al momento sono vuoti – ma già dalla settimana prossima si prevede che ripartano i trasferimenti, in quella che sembra una vera e propria sfida ai giudici italiani destinata a riaccendere lo scontro con la magistratura. Nel frattempo, come detto, ad attirare l'attenzione è stato il resort in cui abitano gli agenti italiani, che costa quasi 9 milioni di euro all'anno.

Dove abitano i poliziotti italiani in Albania e quanto costa

I poliziotti e carabinieri in Albania, come tutti gli agenti che si trovano in missione all'estero, hanno diritto a un surplus allo stipendio che vale 100 euro al giorno. Al di là di questo, c'è il soggiorno negli alberghi del gruppo Rafaelo Resort: le due strutture dedicate al momento sono il Rafaelo Executive e l'Hotel Comfort, rispettivamente a 5 e a 4 stelle, con tutti i comfort – dal centro benessere alla spiaggia privata.

La convenzione attualmente in vigore con Rafaelo Resort è partita il 5 agosto, e ha una durata di dodici mesi. Vitto e alloggio costano circa 80 euro al giorno, una somma considerevole considerando che il livello dei prezzi in Albania è più basso che in Italia. La spesa complessiva stimata è di 8.897.200 euro all'anno.  Una somma che, come il Viminale ha spiegato, è la "spesa massima stimata nel caso in cui fosse utilizzata l'intera aliquota di personale di vigilanza prevista". Insomma, naturalmente potrebbe abbassarsi se ci fosse meno personale in Albania.

Le polemiche della polizia penitenziaria e dell'opposizione

Tra le voci critiche su questo soggiorno c'è stata anche quella del sindacato Uilpa, della polizia penitenziaria. Gli agenti penitenziari di stanza a Gjader, infatti, ricevono un importante aumento di stipendio (139 euro al giorno) ma vivono in "strutture prefabbricate, poste al piano superiore degli uffici del carcere raggiungibile da una scala esterna (tipo scala di emergenza), in camera multipla, senza gli arredi più elementari, con un’unica TV sostenuta da due banchi simil scolastici (neppure a rotelle!) e installata in una ‘sala relax’ (sic!) allestita, parrebbe, con sedie provenienti dal Cpr", ha lamentato Uilpa. Il Sindacato polizia penitenziaria ha invece fatto marcia indietro sulla polemica, così come risulta che gli undici agenti che si trovano in Albania abbiano preso le distanze.

"L'accordo con l'Albania continua a far danni", ha commentato la segretaria del Pd Elly Schlein. "È uno scandalo, perpetuato anche ai danni dei cittadini italiani. Gli agenti sarebbero molto più utili in Italia, dove invece non sono messi nelle condizioni migliori per fare il loro lavoro".

"I 9 milioni di euro per l’alloggio degli agenti delle Forze dell’Ordine impiegati nei centri albanesi sono una parte del conto che gli italiani stanno pagando per questa cruenta pagliacciata propagandistica della premier", ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi. Filiberto Zaratti, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha attaccato: "L'affaire dei Cpr in Albania si profila ogni giorno di più come uno scandalo nazionale voluto dal governo Meloni".

Ha replicato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera: "Per le sinistre, i nostri poliziotti chiamati a lavorare in Albania, devono soggiornare in un sottoscala piuttosto che in un contesto dignitoso. Questa la dice lunga sulla considerazione che hanno dei nostri agenti, visto che, puntuali bersagli di violenti manifestanti, non ricevono mai la solidarietà di Schlein e compagni, che piuttosto difendono anarchici da centro sociale".




Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info