Politica

martedì 05 gennaio 2021

«Negata l'intitolazione alle vittime di Nassiriya», la rabbia del centrodestra pesarese

«Negata l'intitolazione alle vittime di Nassiriya», la rabbia del centrodestra pesarese

di Ufficio Stampa

Nel consiglio comunale di Pesaro, governata dal sindaco Ricci, la maggioranza targata PD ha bocciato la richiesta avanzata dai banchi della minoranza di intitolare una via alle vittime di Nassirya. Ad avallare questa decisione  anche il voto del movimento cinque stelle che ha preferito astenersi al momento del voto, andando sostanzialmente a rafforzare la pattuglia dei contrari. La motivazione addotta dai consiglieri di maggioranza è di natura tecnica e si fonda sull’attesa di un nuovo regolamento ad hoc nella toponomastica del Comune.

“Ci dispiace che un’intitolazione che avrebbe dovuto unire il Consiglio Comunale, a ricordo di una delle stragi più efferate avvenute dal dopoguerra ad oggi ai danni delle forze armate italiane, sia stato un motivo di divisione e scontro in un luogo istituzionale. La missione italiana denominata “Antica Babilonia” con finalità di peacekeeping nella guerra in Iraq ha rappresentato un motivo di orgoglio per il nostro paese. La strage del 12 novembre 2003 in cui persero la vita 19 cittadini italiani (17 militari e 2 civili) dovrebbe essere ricordata alle future generazioni e in tutte le città ci dovrebbe essere un luogo dedicato alla memoria di questi martiri. Ci dispiace e ci ferisce questa bocciatura voluta da una maggioranza che si è nascosta dietro motivazioni tecniche, anche perché nelle scorse settimane il sindaco Ricci ha prima autorizzato l’intitolazione di una strada a Bettino Craxi e poi l’intitolazione di un giardino a Paul Harris”.  

Hanno così sintetizzato in una nota i gruppi consiliari di Lega, Fdi, FI e della lista civica Prima c’è Pesaro.

Anche il consigliere regionale Nicola Baiocchi si esprime sulla vicenda

Il 12 Novembre 2003 si consumava la strage di Nassiriya dove persero la vita ventotto persone tra militari e civili, un evento a tal punto tragico e simbolico nella sua drammaticità da far istituire,  con legge 12 novembre 2009, n. 162, la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” che assorbe tutte le commemorazioni relative ai militari Caduti in missioni di pace all’estero.

La dolorosa ricorrenza della strage di Nassiriya ancora oggi suscita negli italiani un forte senso di angoscia.

Il ricordo delle vittime, come da più parti riconosciuto, porta a definire i tragici fatti di Nassiriya come una tra le pagine più buie della storia italiana.

Stona pertanto sentire il presidente della IX commissione consiliare del Comune di Pesaro pronunciare a riguardo le testuali parole “l’argomento non mi appassiona”.

Poichè, per quanto possa sembrare assurdo, sono state proprio queste le parole pronunciate nel corso della discussione sul punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale con il quale la Minoranza avanzava la proposta di dedicare uno spazio o una via della città ai “Martiri di Nassiriya”.

Ho trovato sorprendente il richiamo a tecnicismi come la “riconoscibilità” del soggetto a cui intitolare la via, o addirittura che lo stesso sia “moralmente apprezzato”, fino alla incomprensibile quanto inutile precisazione riguardo il fatto che venga rispettato il “vincolo dei dieci anni dalla morte”.

Sono deluso da tanto tergiversare della maggioranza per respingere una mozione della minoranza che non aveva altro obiettivo se non quello di rendere onore a patrioti che gli italiani amano ricordare.

Altro è stato l’atteggiamento tenuto dal sindaco Ricci in occasione di altre intitolazioni per le quali non esitò a bypassare regolamenti e procedure pur di raggiungere il suo fine. Che si ricorra alla logica dei due pesi e delle due misure, anche in circostanze del genere, denota ancora una volta l’arroganza di un sindaco che politicizza temi che dovrebbero invece essere riconosciuti come patrimonio comune nazionale.

Il comunicato di Gioventù Nazionale Pesaro

“Il 12 novembre 2003 è una data profondamente scalfita nel registro storico italiano e nelle coscienze di ognuno di noi.

In quell’anno a Nassiryia diciannove cittadini italiani, di cui diciassette militari impegnati in una missione di pace, venivano brutalmente uccisi in un attentato ad opera di un commando terroristico.

Nel primo consiglio comunale del nuovo anno, la maggioranza pesarese targata PD ha bocciato la mozione proveniente dai banchi dell’opposizione di intitolare una via ai caduti di Nassiryia.

La ragione? Di natura tecnica!

Ancora più deplorevole la scelta di astenersi da parte del M5S.

Al di là delle ideologie politiche, che in occasioni come queste andrebbero messe da parte, questa intitolazione avrebbe dovuto unire tutto il consiglio comunale a ricordo di una delle stragi più al efferate ai danni delle nostre forze armate.

Fiduciosi in ulteriori sviluppi dei questa vicenda, ci auspichiamo che la maggioranza di centrosinistra si ravveda e dimostri di essere capace di accogliere le proposte mettendo da parte le logiche di partito.”

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