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domenica 31 gennaio 2021

Murgia: "Difendere la Legge 194 e il diritto alla libertà di scelta è un dovere, non faremo mai un passo indietro"

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Murgia: "Difendere la Legge 194 e il diritto alla libertà di scelta è un dovere, non faremo mai un passo indietro"

di Camilla Murgia (Una Città in Comune)

Le dichiarazioni della Regione in merito alle linee guida ministeriali sulla Legge 194 sono pericolose non solo perché continuano a calpestare i diritti delle donne senza riconoscerne l’autonomia, la libertà, la capacità di prendere decisioni, in nome di un concetto di famiglia anacronistico. Sono pericolose però per l’idea terribile e xenofoba di una presunta “identità nazionale” da salvaguardare attraverso la natalità, contro la “sostituzione etnica”, un pensiero aberrante che chiarisce la posizione di questa Maggioranza, ribadendone la forma mentis retrograda, irrispettosa delle donne e l’arroganza di porsi al di sopra delle leggi. 

La legge 194 che garantisce il diritto di scegliere di interrompere una gravidanza è stata una conquista delle donne per assicurare loro un diritto, qualora si trovassero nella condizione di fare questa scelta. Una scelta personale che nessuno ha il diritto di giudicare, né di prendere al posto di qualcun’altra. La RU486 è uno strumento, meno invasivo e traumatico, non un approccio superficiale verso l’aborto. È uno strumento medico e per questo va somministrato in strutture adeguate, come i Consultori dovrebbero essere. 

Se in Italia oggi si sceglie di non fare figli, i motivi sicuramente non risiedono nel numero di aborti o più in generale nell’applicazione della Legge 194. 

Le ragioni sono radicate in un paese che non è in grado di accettare e garantire l’autodeterminazione femminile.

Se la Regione vuole parlare di natalità, eviti di minare la libertà di scelta delle donne riportandole a una mera funzione materna decisa da altri, porti rispetto a secoli di rivendicazioni femminili e battaglie per i propri diritti e investa su politiche a sostegno dell’autodeterminazione .

Si potenzino i Consultori, oggi svuotati di ogni funzione, come luoghi di e per le donne, si torni nelle scuole a fare educazione sessuale, a parlare di contraccezione, a promuovere un corretto approccio sessuale paritario. 

Difendere la Legge 194 e il diritto alla libertà di scelta è dovere di un paese civile. E su questo le donne non faranno mai un passo indietro, io per prima.

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