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giovedì 27 novembre 2025

Riforma art. 609 bis: la Commissione Donne Elette e le assessore chiedono coerenza al centrodestra pesarese

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Riforma art. 609 bis: la Commissione Donne Elette e le assessore chiedono coerenza al centrodestra pesarese

La Commissione Donne Elette di maggioranza e le assessore del Comune di Pesaro intervengono dopo il Consiglio comunale dedicato alla violenza maschile contro le donne, durante il quale è stata approvata all’unanimità una mozione a sostegno della riforma dell’articolo 609 bis del Codice Penale. 

La presa di posizione arriva all’indomani della bocciatura, da parte del centrodestra nazionale, della stessa proposta di legge presentata in Parlamento.

Secondo la Commissione e le assessore, il voto contrario del centrodestra a livello nazionale contrasta con il sostegno espresso in Consiglio comunale dalle consigliere della stessa area politica che hanno presentato la mozione. 

Una contraddizione che, sottolineano, solleva interrogativi sulla reale volontà di contrastare la violenza sulle donne e sulle motivazioni che hanno portato all’astensione delle consigliere sul documento proposto dalla Commissione Donne Elette durante la seduta monotematica.

La riforma dell’articolo 609 bis, avanzata a febbraio 2024 dalla deputata del Partito Democratico Laura Boldrini e approvata alla Camera il 19 novembre con voto unanime in seguito a un accordo tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del PD Elly Schlein, introduce il principio del “consenso libero e attuale” come cardine nella definizione della violenza sessuale. 

L’interruzione del percorso legislativo in Senato, osservano le rappresentanti della maggioranza, evidenzia una frattura politica che incide su un tema cruciale per i diritti delle donne.

La Commissione e le assessore denunciano il rischio che il voto favorevole espresso in Consiglio comunale si riduca a un gesto puramente simbolico. 

Chiedono coerenza politica, chiarezza sulle ragioni della bocciatura parlamentare e un impegno concreto contro ogni forma di patriarcato, sottolineando che la lotta alla violenza sulle donne richiede determinazione, responsabilità e un percorso condiviso a tutti i livelli istituzionali.

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