Politica
martedì 12 luglio 2022
Ruggeri (M5S): "La Regione attesa ai fatti, la riforma sanitaria deve riuscire dove Marche Nord ha fallito"

di Ufficio Stampa
«I 5 Stelle vigileranno sugli effetti che l’imminente riforma sanitaria avrà sul problema della mobilità passiva nella provincia di Pesaro Urbino».
La capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Marta Ruggeri, ha trattato questo delicatissimo tema durante il consiglio regionale odierno, dopo che l’assessore Filippo Saltamartini aveva risposto alla sua interrogazione in materia.
«L’amministrazione – ha proseguito Ruggeri – non troverà pregiudizi nei 5 Stelle, l’auspicio è invece che sia raggiunto l’obiettivo fallito dall’Azienda ospedaliera Marche Nord: ridurre la mobilità passiva, tuttora a livelli elevatissimi, e attrarre pazienti da altre regioni italiane. Verificheremo con attenzione che ciò avvenga, considerando però che i risultati potranno essere apprezzati in un arco di tempo esteso da alcuni mesi a qualche anno. Ne approfitto intanto per porre una questione di metodo. Alle soglie di uno sviluppo significativo per i marchigiani, qual è appunto la legge di riforma sulla sanità regionale, è importante che anche l’opposizione sia coinvolta nella concertazione più ampia possibile, cosa invece non avvenuta finora in commissione, né in aula oppure nelle sedi competenti».
I dati illustrati in aula da Saltamartini, acquisiti dai recenti studi universitari (Politecnico delle Marche e Bicocca a Milano), hanno confermato nella sostanza l’allarmata analisi nell’interrogazione di Ruggeri, che segnalava un saldo della mobilità in costante peggioramento e l’esigenza di interventi tempestivi quanto efficaci.
In aula l’assessore regionale ha specificato che la grandissima parte del fenomeno, pari a circa l’80 per cento nelle Marche, si concentra nella provincia di Pesaro Urbino, dove si va in Emilia Romagna per accedere a prestazioni di bassa intensità, attinenti soprattutto all’area ortopedica. La mobilità passiva, ha aggiunto Saltamartini, è un prezzo che ha sempre superato il valore di 76 milioni nel 2018, 2019 e 2021. Una situazione cui la giunta marchigiana intende porre rimedio riunificando Area Vasta 1 e Marche Nord.