Politica
lunedì 09 settembre 2019
venerdì 14 marzo 2025
Tutela della disabilità dei minori e degli adulti, Luca Pandolfi, assessore alle Politiche sociali del Comune e presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats1 torna a sollecitare la Regione per: «Potenziare il personale attuale impiegato nelle Umee ed Umea garantendo le figure dei neuropsichiatri infantili al bisogno del territorio; chiarire il futuro di tali fondamentali servizi; ricevere risposta alla nostra richiesta di aumentare a 10 i centri diurni del territorio».
Per Pandolfi, «Il tema non è più rinviabile, l’ente preposto deve dare le risposte che le famiglie chiedono. Lo deve fare oggi a poca distanza dalla firma dell’atto aziendale provinciale dell’Ast di Pesaro e Urbino (del 7 marzo) che fa solo cenno alle cure tutelari ma che manca di dettagliare il futuro di servizi fondamentali quali Umee ed Umea, unità che si occupano di tutela della disabilità dei minori (il primo) e disabilità adulti (il secondo)». «Il ruolo insostituibile svolto dalle unità per i percorsi attuati per le persone con disabilità è inficiato dalla carenza di personale, in particolare di neuropsichiatri infantili, specialisti che a breve dovranno registrare anche il pensionamento del direttore delle cure tutelari Umee e Umea, figura storica del servizio» evidenzia.
Nel merito dei servizi per le disabilità adulti, l’assessore rimarca poi «il problema delle liste d’attesa per l’accesso ai centri diurni convenzionati con la regione». A Pesaro e per tutto l’Ambito territoriale sociale 1, sono presenti 9 centri diurni socio educativi riabilitativi (SRDIS2) che accolgono 141 utenti con disabilità; di questi 3 sono a titolarità del Comune di Pesaro, 3 dell’Ast, 3 del privato sociale. Insieme, «rappresentano una realtà composita e dinamica, un fiore all’occhiello del territorio che dal 2022 chiediamo di tutelare e rafforzare e che oggi è in grave difficoltà» questo perché, come spiega Pandolfi, «negli ultimi anni si è verificata una media di 15 ragazze e ragazzi con disabilità che, uscendo dal percorso scolastico, non trovavano posto nei centri perché già saturi. Le richieste si sono così sommate nel tempo, facendo emergere un numero importante di utenti in attesa di inserimento. La loro richiesta non potrà essere soddisfatta in tempi brevi e andrà ad aumentare, causando difficoltà costanti, quotidiane e molto faticose per gli utenti e le loro famiglie».
«La realizzazione di un nuovo centro diurno semiresidenziale convenzionato con la Regione è una priorità. Il Comitato dei sindaci dell’Ats1 lo aveva indicato nella seduta del marzo 2019 e ribadito in quella del giugno 2022 che presiedevo. È da più di 5 anni che chiediamo di aumentarli con una nuova struttura da 10/15 posti».
Per essere incisivo, il Comitato aveva proposto all’assessore regionale Filippo Saltamartini «di integrare i criteri che stabiliscono il fabbisogno sanitario (ad oggi calcolato solo sul numero di abitanti per distretto) con il numero di persone con disabilità in lista di attesa per i centri diurni o di quelle che frequentano gli istituti scolastici ricordando che il servizio sanitario pubblico deve garantire – o perlomeno aspirare a farlo –servizi di qualità (come fanno gli attuali 9 centri diurni esistenti) a tutti i cittadini che ne hanno bisogno». «Da 5 anni - dice Pandolfi - aspettiamo una risposta che evidentemente l’assessore regionale non ha il tempo o la volontà di dare al nostro territorio e ai 150.000 abitanti dei 7 Comuni che costituiscono l’Ambito territoriale sociale 1».
In questo contesto inoltre, «Sale la preoccupazione per le sorti del centro diurno “Il Gabbiano”, uno dei tre dell’Azienda sanitaria territoriale che la stessa doveva spostare dall’attuale sede collocata nell’area del San Benedetto (in cui il Comune sta realizzando i lavori dell’edificio “a L, annesso alla lavanderia”) entro il 30 gennaio ma per il quale ad oggi non risultano soluzioni alternative individuate dalla Regione, nonostante le sedi suggerite dal Comune, tra cui quelle di proprietà dell’Azienda stessa». Il timore di Pandolfi, è che «il centro finirà per essere privatizzato, abbiamo l’esempio di questi giorni relativo alla “Cittadella della salute mentale” senza l’opportuno coinvolgimento delle famiglie».
Condividi
lunedì 09 settembre 2019
venerdì 13 settembre 2019
martedì 08 ottobre 2019
giovedì 10 ottobre 2019
giovedì 05 settembre 2019
Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411
Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.