Politica
martedì 19 marzo 2024
Meloni: "Nessuna trattativa con la Russia, il sacrificio di Navalny in nome della libertà non sarà dimenticato"
newsdi ANSA
Lo stop alla proposta di Emmanuel Macron.
E il tentativo di non esacerbare i rapporti nella maggioranza, sottolineando che quello che conta sono i voti in Parlamento che mostrano come il governo sia "unito, compatto e determinato".
Oggi come il primo giorno. Giorgia Meloni si presenta con profilo istituzionale in Senato per le comunicazioni in vista dell'ultimo Consiglio europeo ordinario (ce n'è solo uno ulteriore, straordinario, in programma ad aprile), prima che scatti ufficialmente la corsa alle elezioni di giugno.
Ogni parola è studiata e pesata perché il voto in Russia ha messo in evidenza distinzioni tra i partner a livello internazionale sia perché potrebbe innescare incendi in casa.
Matteo Salvini non c'è, ufficialmente impegnato al Mit come fanno sapere i suoi.
Prendere le distanze dall'uscita del leader della Lega sarebbe come certificare che in maggioranza un problema c'è, e pure grosso, si ragiona in Transatlantico a Palazzo Madama. Invece bisogna mostrare unità. E coesione.
Quindi la premier, ribadendo il sostegno a Kiev nella ricerca di una "pace giusta", osserva che Mosca ha "sistematicamente violato gli accordi sottoscritti e il diritto internazionale" da anni e difende la scelta di sottoscrivere un patto "pluriennale di sicurezza" con l'Ucraina.
E poi sottolinea che il "sacrificio di Navalny in nome della libertà non sarà dimenticato e che il il governo "condanna" le elezioni "farsa" ma "in territorio ucraino", occupato da Mosca (parole "ambigue" che "non chiariscono la sua posizione su Salvini", la incalza il PD).
E boccia l'idea francese di un intervento diretto in Ucraina perché rischierebbe di innescare "una escalation pericolosa, da evitare a ogni costo".