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martedì 13 settembre 2022

Meloni al Washington Post: "No alle adozioni a coppie dello stesso sesso, un bambino deve ricevere il meglio"

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Meloni al Washington Post: "No alle adozioni a coppie dello stesso sesso, un bambino deve ricevere il meglio"

di Repubblica

Giorgia Meloni possibile nuovo premier italiano dopo il 25 settembre? "Non posso dire che di fronte a una tale responsabilità le mie mani non tremino", risponde la leader di Fratelli d'Italia in un'intervista al quotidiano americano Washington Post. La leader di FdI parla di se ("Qualora gli italiani decidessero che vogliono Meloni premier, sarò premier"), spiega il programma del suo partito che definisce "conservatore" e il suo rapporto con l'Europa aggiunge: "Non mi considero una minaccia, una persona mostruosa o pericolosa. Mi considero molto seria e penso che sia con serietà che dobbiamo rispondere agli attacchi che ci stanno muovendo".

Meloni contraria alle adozioni gay e favorevole al crocifisso nelle scuole

Su temi delicati come le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso - già al centro della polemica contro l'episodio con due mamme del cartone animato di Peppa Pig - la leader di Fratelli d'Italia ribadisce di non essere a favore. "Penso che un bambino sfortunato debba ricevere il meglio. E la cosa migliore è avere un padre e una madre. Sono cresciuta senza un padre. Sono stata cresciuto bene? Per l'amor di Dio, sì. Avrei voluto un padre? Sì". 

No alle famiglie arcobaleno e si ai crocifissi nelle scuole. L'ideologia globalista "mira a considerare come nemico tutto ciò che ti definisce", ma "piaccia o no, i valori cristiani hanno plasmato la nostra civiltà - dice ancora la leader di FdI in un'intervista al Washington post - Sono del tutto favorevole al crocifisso appeso ai muri delle nostre scuole pubbliche, non perché voglia imporre a nessuno la religione in cui credo. Credo nel valore della laicità di Stato perché il cristianesimo me lo ha insegnato. Dire chi sei non significa mancare di rispetto all'altro, è esattamente il contrario.
"Credo nella difesa dell'identità, anche dell'identità di genere", osserva, sottolineando che su questo argomento, se si va oltre una visione superficiale, "il vero obiettivo di alcune teorie di genere non è quello di combattere le discriminazioni, che è chiaramente qualcosa su cui siamo tutti pienamente d'accordo".

Per la Meloni le donne pagano a caro prezzo le teorie gender

"Credo nella difesa dell'identità, anche l'identità gender. Ma il vero scopo di alcune teorie gender non è di combattere le discriminazioni, che è qualcosa su cui siamo d'accordo tutti - commenta Meloni in un passaggio della sua intervista al Washington Post - Chi paga a caro prezzo per queste teorie sono le donne. Quindi non capisco il corto circuito che porta chi si è battuto per i diritti delle donne a volere ora che una persona che è biologicamente nata uomo possa competere con le donne nello stesso sport, sapendo bene che questo penalizzerà le donne".

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