Politica
mercoledì 29 marzo 2023
Mattioli (PD): "L'ostruzionismo della destra pesarese anche verso la cultura, mai visti ai tavoli di lavoro!"

di Ufficio Stampa Anna Maria Mattioli
«Pesaro 2024 - Capitale italiana della Cultura è un importante sigillo per la città raggiunto grazie a un lavoro avviato nel 2021 con l'ideazione e preparazione del "dossier" insieme ai professionisti, che ci ha permesso di raggiungere il prezioso e straordinario traguardo - ci riferisce la Capogruppo PD e Presidente della Commissione Cultura del Comune di Pesaro, Anna Maria Mattioli - e i benefici economici della nomina a Capitale italiana della Cultura cominciano a manifestarsi già da un anno prima dell’evento e non si esauriscono col termine dello stesso, ma anzi continuano ad avere rilevanza anche fino ai cinque anni successivi, come già successo nelle città che ci hanno preceduto. Il fenomeno principale da osservare da questo punto di vista è, ovviamente, quello del turismo, un volano che porterà a Pesaro decine di migliaia di cultori dell'arte, poesia, musica e teatro. I professionisti e i direttori artistici devono essere giustamente retribuiti per il lavoro svolto, come i 50 comuni della provincia che saranno nel 2024 a turno, Capitale della Cultura per una settimana e nelle loro progettazioni vanno supportati e sostenuti anche finanziariamente. Sarebbe stato opportuno che il contributo ministeriale di un milione, come quello regionale si presume da 500mila euro fossero stati già da subito a disposizione delle nostre casse comunali. Così non è stato e da qui l'esigenza consequenziale di inserire nella variazione di bilancio un anticipo di liquidità disponibile di 800mila euro, per poter mettere in atto tutto l'iter progettuale, con la certezza che questi fondi rientreranno. Anticipare le risorse statali, è una procedura “abituale” per le Capitali della cultura che possono vantare bilanci sani, così anche Pesaro».
E sul “non coinvolgimento” progettuale e propositivo lamentato dall'opposizione, si è espresso così ieri in consiglio l'assessore Vimini : «I consiglieri comunali per il ruolo che svolgono, non necessariamente devono essere artefici e progettisti, compito primario di chi governa, ciò non toglie che non debbano essere informati».
E a tal proposito Mattioli ha evidenziato che:- «Agli Stati generali del Turismo del 18 Novembre scorso, aperto a tutta la cittadinanza , agli stakeholders, ai professionisti, enti, associazioni e tutti i consiglieri comunali chiamati ad assistere e partecipare dando il proprio contributo ai sette Tavoli di lavoro che hanno raccontano la strategia di Pesaro 2024 - Capitale italiana della Cultura, e all'evento di Gennaio aperto a tutti i dipendenti comunali, al mondo del volontariato, un incontro intenso e partecipatissimo con una riunione plenaria per gli operatori culturali del territorio per spiegare le tante modalità per contribuire all'evento, non ho avuto il piacere di vedere nessuno di coloro che oggi chiedono a gran voce di essere coinvolti».
Daniele Vimini ha risposto poi alle accuse di poca trasparenza:- «La candidatura ci è stata aggiudicata proprio in virtù dei percorsi partecipativi attivati per cui una maggiore condivisione e presenza dell’emiciclo agli incontri non sarebbe male. Ogni Capitale si dota di uno strumento come la Fondazione, generalmente pubblica e noi abbiamo fatto la scelta di sobrietà di non crearla ad hoc, opzione che avrebbe comportato nuovi costi e nuove spese per il personale. Avendo da poco rivisto le funzioni di quella della Pescheria, di cui sono Presidente, abbiamo scelto di usarla per evitare doppioni e soprattutto per evitare di sovraccaricare la struttura dell'ente. Non c’è niente di più trasparente del far gestire a un ente pubblico il bilancio di questo evento. Al consiglio spetta una funzione di controllo che riguarda anche l’attività della Fondazione Pescheria. Per il resto l’accusa di mancata chiarezza o è fumo che si agita per creare confusione o, peggio, per complicare le attività e ritardare l’obiettivo».
Infine chiosa Mattioli: - «Dovremmo essere tutti promotori e sentinelle attive del territorio che è stato riconosciuto esempio per saper diffondere "la natura della cultura". Stop alla cecità politica e all'ostruzionismo di opposizione, per giustificare la bocciatura di una variazione di bilancio, remiamo tutti dalla stessa parte visto che parliamo di cultura e stiamo costruendo insieme un percorso comune per il bene della nostra Pesaro».