Politica
venerdì 20 giugno 2025
Matteo Ricci in tour nell'entroterra: "Le Marche torneranno grandi ripartendo dalle aree interne"

Il tour “Per tutte le Marche” di Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione, ha fatto oggi tappa nell’Unione Montana del Catria e del Nerone, toccando sei comuni dell’entroterra pesarese: Cagli, Apecchio, Piobbico, Acqualagna, Frontone e Serra Sant’Abbondio.
Una giornata intensa di incontri con cittadini, amministratori, aziende e realtà sociali e sanitarie, all’insegna dell’ascolto e del confronto diretto con i territori.
“C’è una volontà comune di ricucire le Marche e rilanciare l’entroterra con proposte vere e concrete, capaci di contrastare lo spopolamento e offrire nuove opportunità di sviluppo e crescita”, ha dichiarato Ricci.
Dal simbolico borgo di Serra Sant’Abbondio, dove nacque la Carta di Fonte Avellana, Ricci ha rilanciato l’impegno per un nuovo patto tra montagna e città, annunciando cinque proposte operative per la rinascita delle aree interne.
Tra le misure illustrate: un contributo a fondo perduto fino a 30.000 euro per giovani coppie che decidono di stabilirsi nei comuni dell’entroterra; asili nido e trasporto scolastico gratuito; incentivi economici o servizi dedicati ai medici che scelgono di lavorare in queste zone; e il finanziamento delle pluriclassi per mantenere attive le scuole nei piccoli comuni.
“Sono misure già adottate con successo in regioni come Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna”, ha sottolineato Ricci, annunciando che verranno finanziate tagliando i fondi destinati all’Atim, “un carrozzone da 12 milioni di euro che finora ha prodotto progetti inutili e spesso rivolti a realtà fuori dalle Marche”.
“Quelle presentate oggi – ha concluso Ricci – sono solo le prime proposte. Il nostro programma per il cambiamento delle aree interne lo stiamo costruendo dal basso, insieme a chi le vive ogni giorno. I suggerimenti e le idee che raccogliamo diventeranno la base per far tornare le Marche grandi, davvero per tutte e per tutti”.