Matteo Ricci: “Serve un progetto culturale per far crescere il turismo nelle Marche”

“Questa settimana di Ferragosto per fortuna si vedono i turisti e le spiagge cominciano a riempirsi, ma è stata una stagione molto ‘moscia’”, afferma Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, durante il suo tour “Ricci on the beach” tra Portonovo, Numana, Marcelli e Sirolo.

Secondo Ricci, il problema principale è il calo del potere d’acquisto degli italiani, dovuto a stipendi fermi e prezzi in aumento. Una situazione che spinge molti a ridurre o rinunciare alle vacanze. “Questo fenomeno può essere contrastato con l’arrivo di turisti stranieri, ma siamo la terz’ultima regione in Italia per presenza di visitatori dall’estero, perché non abbiamo un progetto culturale. Ed è questo il tema principale”.

Il turismo culturale, sottolinea Ricci, è un settore in forte crescita nel resto d’Italia, con città d’arte come Napoli, Roma, Firenze e Venezia in overbooking. “Le Marche hanno enormi potenzialità di sviluppo in questo settore, che può durare tutto l’anno e integrarsi con quello balneare e ambientale. Senza un turismo di questo tipo non potremo crescere”.

Il candidato propone di chiudere l’Atim, ritenendo sprecati 12 milioni di euro, e di investire quelle risorse in un progetto per le aree interne, costruendo un brand unico per tutta la regione basato sul “buon vivere”. “Vogliamo diventare la regione con la più alta qualità della vita d’Europa. È su questo che dobbiamo costruire il nostro futuro”.

Infine, Ricci lancia un appello al confronto pubblico con il presidente uscente Francesco Acquaroli sui temi di lavoro, economia e sanità: “Manca un mese e mezzo alle elezioni. I marchigiani devono scegliere alla luce delle critiche e delle proposte di ogni parte politica, non al buio. Il confronto democratico fa parte della democrazia”.