Politica
venerdì 06 giugno 2025
Matteo Ricci a Fano: "Le Marche devono tornare a pedalare forte, non restare sul divano"

“Fano è stata una tappa popolare, come è giusto che sia. La politica si fa tra la gente, nelle aziende, ascoltando chi lavora e soffre”.
Con queste parole Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, ha chiuso la tappa fanese del tour “Per tutte le Marche”, che lo porterà in ogni comune del territorio.
Ricci rivendica un approccio concreto, vicino ai cittadini, per “cambiare davvero la regione”.
“Solo con un linguaggio popolare e una visione concreta - ha dichiarato - si può battere il populismo. Abbiamo incontrato oggi tante realtà produttive che resistono nonostante le difficoltà internazionali, tra agricoltura e pesca in sofferenza, ma anche imprese che continuano a esportare. Le Marche sono una regione caparbia e questo spirito voglio portarlo in ogni tappa del mio viaggio”.
Ricci ha criticato duramente l’attuale amministrazione regionale guidata da Francesco Acquaroli: “Negli ultimi cinque anni sono aumentati i problemi nella sanità e nel lavoro, lo dicono tutte le classifiche. Ma il vero limite è che questa regione si è accontentata della mediocrità. Il simbolo della giunta è il divano, il nostro deve essere la bicicletta: una regione che pedala forte per tornare competitiva”.
E incalza: “Non prenderemo ordini da Roma, ci andremo con la schiena dritta e l’orgoglio di una regione forte”.
Il candidato PD ha poi indicato tre direttrici strategiche per rilanciare la manifattura marchigiana: intelligenza artificiale al servizio delle PMI, sostenibilità ambientale e sociale, e invecchiamento della popolazione come opportunità economica.
“Senza un aiuto concreto dalla Regione, le piccole imprese non riusciranno a restare competitive. Il cambiamento climatico corre più veloce delle politiche, e dobbiamo premiare chi investe nella sostenibilità del prodotto e della vita dei lavoratori”.
Sul tema sanità, Ricci non usa mezzi termini: “Basta chiedere in giro: nove marchigiani su dieci diranno che è peggiorata. Le liste d’attesa sono esplose, la mobilità passiva è aumentata e tanti rinunciano a curarsi perché non possono permettersi il privato. È inaccettabile che tanti operatori sanitari mi parlino solo in privato per paura di ritorsioni: questo clima intimidatorio deve finire”.
Ricci promette un piano straordinario per la sanità territoriale, con attenzione prioritaria alla salute mentale e alle patologie legate all’età, come Alzheimer e demenze.
Parole nette anche sul fronte università: “Non servono atenei privati a pagamento. La formazione dei medici dev’essere un diritto, non un privilegio. Le università pubbliche marchigiane sono autorevoli e devono essere rafforzate. Sulla vicenda Link, se ci sarà la possibilità di tornare indietro, mi prenderò questo impegno con i cittadini”.
Infine, Ricci rilancia la ciclovia del Metauro, da Bellocchi a Fossombrone lungo la vecchia Flaminia, come opera strategica per turismo, mobilità e qualità della vita: “Era un mio progetto già nel 2011, ma questa Regione lo ha cancellato. Sarà una delle prime cose che rimetterò in piedi”.