Ricci conferma la candidatura alla guida delle Marche: "L'inchiesta sarà un boomerang politico per la destra"

Nonostante l’inchiesta aperta a Pesaro per presunti affidi irregolari risalenti al periodo in cui era sindaco, Matteo Ricci non si ferma: la sua candidatura alla presidenza della Regione Marche resta confermata. 

Lo ha ribadito pubblicamente nel corso di un evento a Fermo, rivolgendosi anche agli avversari politici.

“Se qualcuno pensa di usare questa vicenda per ottenere un vantaggio elettorale, si sbaglia di grosso: accadrà l’esatto contrario. Noi vinceremo e per loro sarà un boomerang politico che ricorderanno a lungo”, ha dichiarato Ricci, sottolineando la fiducia nel lavoro della magistratura e la piena trasparenza del proprio operato. 

“Ho sempre chiesto ai miei collaboratori di rispettare le regole e lavorare con serietà. L’onestà per me viene prima di tutto”.

Ricci ha poi ribadito la propria disponibilità a essere ascoltato dagli inquirenti “il prima possibile” per chiarire la sua posizione e spiegare le ragioni che sostiene da tempo anche pubblicamente. 

“Sono fiducioso che le accuse saranno comprese e riviste alla luce dei fatti. Cammino a testa alta, sereno, con la forza di un progetto politico costruito insieme a una larga alleanza democratica, riformista e progressista”.

Una risposta netta alle critiche della destra: “Più sono impauriti, più diventano cattivi. Ma non hanno capito di che pasta sono fatto”.