Politica
martedì 08 aprile 2025
Ruggeri (M5S): "11 gravi criticità nella gestione Atim, la Giunta Acquaroli si assuma le sue responsabilità"

Dalla relazione conclusiva redatta dalla Commissione incaricata di verificare l’attività amministrativa dell’Atim emergono numerose criticità nella gestione degli affidamenti e dei contributi, tra cui spiccano il possibile frazionamento degli incarichi per aggirare le soglie di legge, la violazione del principio di rotazione nella scelta dei contraenti e una generale mancanza di trasparenza. A denunciarlo è la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Marta Ruggeri, che in una nota accusa l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche di una gestione a dir poco approssimativa.
Secondo Ruggeri, il quadro delineato dal gruppo di lavoro non lascia spazio a interpretazioni: la gestione dell’Ente, affidata a un direttore scelto dalla Giunta Regionale e vigilata dalla stessa, evidenzierebbe gravi mancanze amministrative. «Si tratta di atti potenzialmente annullabili – afferma l’esponente pentastellata – che richiedono interventi urgenti in autotutela».
Ma la questione, secondo Ruggeri, va oltre l’incapacità gestionale. Il sospetto è che le risorse regionali siano state sottratte al controllo degli uffici preposti alla promozione turistica per essere affidate a un’unica figura di riferimento, scelta fiduciariamente dal presidente Acquaroli. Una “one man band” costosa e inefficace, così definita dalla consigliera M5s, che punta il dito proprio contro la decisione politica di istituire l’Atim, esautorando il personale regionale già attivo in ambito turistico.
«Il verdetto della Commissione e le modalità con cui sono state tolte competenze agli uffici di palazzo Raffaello – prosegue Ruggeri – fanno sorgere più di un dubbio sulla natura delle scelte compiute». Da qui l’auspicio che a fare chiarezza siano ora la magistratura contabile e, se necessario, anche quella penale, per stabilire se si tratti di dolo o di colpa grave.
Il presidente Acquaroli, conclude Ruggeri, «porta una responsabilità diretta per la nomina del direttore Bruschini alla guida di un carrozzone che ha funzionato male sin dall’inizio, e di cui come Movimento chiediamo nuovamente la soppressione, oggi più che mai necessaria».