Politica
lunedì 17 novembre 2025
Marco Lanzi replica alle accuse di incompatibilità: «Contestazioni infondate e basate su presupposti falsi»
newsIl consigliere comunale Marco Lanzi interviene per respingere le contestazioni avanzate da esponenti del centrosinistra riguardo una presunta incompatibilità tra il suo ruolo istituzionale e la sua attività sindacale. «Si tratta di una campagna denigratoria priva di basi giuridiche», afferma Lanzi, contestando l’impianto delle accuse.
La vicenda ha origine l’11 ottobre, quando a seguito di una sua riflessione sul caso “Affidopoli”, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha annunciato l’intenzione di segnalare al Ministero dell’Interno il suo doppio ruolo. Una scelta che, secondo Lanzi, è accompagnata da «accuse inaccettabili e costruite su false premesse».
Il 15 ottobre il deputato Augusto Curti ha presentato un’interrogazione parlamentare sostenendo che Lanzi sarebbe «appartenente alla Polizia di Stato». «Questa affermazione è completamente falsa», ribadisce il consigliere, ricordando di essere stato collocato a riposo dal 1° marzo 2023. Tale condizione è attestata da una nota della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del 18 marzo 2024 e da una nota del Questore di Pesaro del 23 ottobre 2025.
Secondo Lanzi, «tutte le norme citate nell’interrogazione si fondano su un presupposto errato», poiché riferite esclusivamente al personale attivo della Polizia di Stato o non applicabili ai rappresentanti sindacali. Nella nota del Questore, infatti, si precisa che il consigliere non ha libero accesso agli atti amministrativi, potendo consultare soltanto quelli necessari all'attività sindacale.
Il consigliere critica anche i toni utilizzati dal Partito Democratico nelle comunicazioni pubbliche diffuse l’11 ottobre e rilanciate sui social dal capogruppo Marco Perugini. «È gravissimo insinuare che i miei ex colleghi possano fornirmi informazioni riservate», osserva Lanzi, definendo «denigratorio» l’uso di un’immagine che richiama il gioco delle tre campanelle, associato a pratiche ingannevoli.
Secondo Lanzi, «si preferisce attaccare la mia persona invece di confrontarsi sui temi politici e istituzionali che riguardano la città». Il consigliere annuncia che tutelerà «la propria reputazione e i valori che rappresenta in ogni sede».
In chiusura, Lanzi ringrazia l’onorevole Antonio Baldelli per il sostegno espresso in Parlamento, sottolineando che l’intervento del deputato ha messo in luce «l’infondatezza dell’interrogazione presentata dall’on. Curti e il suo intento intimidatorio».