Politica
domenica 23 marzo 2025
Marchionni: "Da Biancani mi sarei aspettata un altro metodo rispetto a Ricci e invece zero condivisione"

di Giulia Marchionni consigliere del Comune di Pesaro
La prova dei fatti ci ha dato ragione. La Fondazione Pescheria si è distinta per la gestione di ingenti risorse economiche, ma anche per una preoccupante opacità nelle decisioni. Anche per i consiglieri comunali, l’accesso agli atti è stato spesso ostacolato: verbali non pubblicati, difficoltà nel reperire informazioni sui costi e sulle modalità di gestione delle risorse pubbliche. È inaccettabile che un’istituzione finanziata con soldi pubblici operi senza la dovuta trasparenza e senza garantire il diritto all’accesso delle informazioni. Ancora oggi non abbiamo ricevuto i documenti richiesti e non sappiamo come siano state realmente spese le enormi risorse di Pesaro 2024: quelle pubbliche e quelle ricevute dagli sponsor privati.
Che scopo ha mantenere viva la Fondazione Pescheria, così come organizzata attualmente? Rischia di essere soltanto un doppione dell’assessorato alla cultura. E anche l’idea che sia un contenitore utile a recuperare risorse da sponsor privati… abbiamo visto essere superata nei fatti: “affidopoli” ci ha insegnato che le sponsorizzazioni per eventi culturali possono essere validamente ottenute da una qualunque associazione. Meglio se non iscritta al RUNTS.
Per questo, condividerò con i miei colleghi di centro destra una proposta da presentare in aula per rivedere lo statuto della Fondazione Pescheria: occorre garantire la trasparenza e aumentare il controllo democratico nell’interesse della città e non solo di una parte politica. Siamo già passati dall’epoca dell’uomo solo al comando, Biancani sia diverso.