Politica

giovedì 20 luglio 2023

Malandrino (FdI): "Come mai a Pesaro tutti i lavori seguono un iter che porta a disagi e tempi lunghissimi?"

Malandrino (FdI): "Come mai a Pesaro tutti i lavori seguono un iter che porta a disagi e tempi lunghissimi?"

di Daniele Malandrino consigliere comunale Fratelli d'Italia

A Pesaro i lavori pubblici sembra che non abbiano fine anche per quanto riguarda le opere che hanno una valenza fondamentale per il funzionamento della città.

Non starò ad elencare tutte le promesse disattese da parte di questa Amministrazione in termini di tempi e, aspetto che va di pari passo, di costi, quindi di spreco di denaro pubblico a causa del prolungarsi dei cantieri alle calende greche cosa che, ovviamente, porta a sforare in maniera significativa i budget preventivati a causa degli aumenti delle materie prime e del costo del lavoro.

A tal proposito, come non ricordare i lavori del vecchio palas che, tra inaugurazioni farlocche e spese ormai quadruplicate rispetto alle previsioni, è chiuso dal lontano 2015 e del quale ancora non si ha contezza sul quando verrà restituito ai pesaresi e quale sarà il costo finale dell'opera.

Altra opera pubblica di vitale importanza per la viabilità di tutta la città, che è un vero e proprio scandalo, è il cavalcaferrovia: lavori iniziati da anni e ancora lontani dal vedere la fine tanto più che in questo momento il cantiere mi risulta sia fermo.

Infine, ma non ultima, in termini di lavori non eseguiti nei tempi dichiarati è, senza dubbio, la realizzazione del nuovo piazzale D'Annunzio (foto), un'opera questa sbandierata ai quattro venti, ma che, nella miglior tradizione delle opere partorite dalla governance a guida PD, non si discosta molto dal modus operandi che ha caratterizzato, e caratterizza, i lavori pubblici nella nostra Pesaro.

Questo cantiere è partito già con il piede sbagliato, come si fa, infatti, a far cominciare in giugno i lavori di un piazzale che è ubicato lungo la direttrice di viale Trieste cuore pulsante del turismo nella nostra città?

Non solo, i lavori sono partiti alle soglie del periodo più importante della stagione turistica ma, come da prassi, i tempi non sono stati assolutamente rispettati.

Si è annunciato, infatti, il termine ultimo per il 15 giugno, poi lo si è spostato al 30 giugno, a causa delle piogge ci dicono, poi, ancora, al 15 di luglio.

Intanto, siamo arrivati al 19 luglio, in piena stagione turistica, e, malgrado le assicurazioni dell'Assessore Pozzi, siamo ancora lontani dal vedere la Piazza finita.

A tal proposito alcuni albergatori, operatori del turismo e residenti, mi hanno contattato infuriati a causa dell'ennesima proroga sul fine lavori.

Anche sul progetto, a mio avviso, ci sarebbe da disquisire. Infatti per un’Amministrazione che si ammanta sempre per la sua visione green sembra che di cemento ce ne sia anche troppo in più, mi chiedo, perché il cascone di Valentino non viene collocato in un posto più consono che abbia a che fare con la vocazione motoristica di Pesaro e anche perché non è stato previsto un qualcosa che richiamasse il Vate D'annunzio al quale è intitolata la piazza.

Ma queste sono solo tante opinioni raccolte da numerosi Pesaresi che, come al solito, non sono ascoltati da questa Giunta.

Ci si chiede, e siamo in tanti a chiedercelo, come mai tutti i lavori a Pesaro seguano un iter che porta a disagi, tempi lunghissimi e conseguente aumento dei costi e, quindi, sperpero di denaro pubblico?

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