Politica
sabato 11 febbraio 2023
Maggioranza consiliare: "La destra dice di amare Pesaro poi non perde occasione per dimostrarsi anti-Pesaro"

di maggioranza consiliare del Comune di Pesaro
La solita DESTRA ANTI-PESARO si presenta e getta la maschera.
Pretende di essere votata sulla fiducia, mentendo e infangando gli avversari.
Dicono di amare Pesaro ma non perdono occasione per dimostrarsi anti-Pesaro. Da 2 anni e mezzo (quando si è votato per le Regionali, nda) giocano di sponda con la Regione e la giunta Acquaroli, attaccando e penalizzando ripetutamente il nostro territorio. Se questo è il modello che vogliono riproporre in città forse sarà bene ricordare ai pesaresi tutte le promesse non mantenute dal governo regionale, guidato dalla destra che loro sostengono. La pacchia è finita, direbbero loro.
«Aperti all'ascolto»? Aperti all'ipocrisia, semmai. Fino a ieri criticavano l’Osservatorio dell’assessora ai Quartieri Francesca Frenquellucci, un percorso di ascolto e condivisione, e oggi dicono di volere andare in giro per ascoltare i cittadini? Noi insieme al Sindaco lo facciamo tutti i giorni, da sempre, e non in vista della campagna elettorale.
Parlano di scadenze da rispettare ma il rispetto degli impegni istituzionali non è certo nelle loro corde. La giunta regionale che sostengono è già in ritardo sugli accordi sottoscritti, a partire da quello strategico sulla costruzione del Nuovo Ospedale di Pesaro, che ancora non ha un progetto, oltre ad aver mancato le prime scadenze. Per non parlare del gioco delle tre carte sull'Ex San Benedetto, ormai capito da tutti.
Parlano di cultura di governo ma non sanno che guidare una città non ha a che fare con chiedere l'intitolazione di una strada o una piazza a qualche figura vicina al mondo della destra culturale, e sociale.
Ma se ci fosse bisogno di un elenco puntuale di cosa (non) fa la destra quando governa:
-revoca del progetto dell’Ospedale Unico di II° livello con alte specialità e 600 posti letto, in cambio di un ospedaletto con quasi la metà dei posti e la scellerata decisione della chiusura della pluripremiata Azienda Ospedaliera Marche Nord;
-Accordo di programma per Nuovo Ospedale di Pesaro, scaduto il 31/12/2022 il termine per la progettazione e bando di gara ma per l’assessore Baldelli le date non hanno importanza, come da lui stesso dichiarato in questi giorni;
-bocciato emendamento di 500mila euro chiesto dal consigliere Biancani onde evitare il crollo del tetto del complesso del San Benedetto nella parte di proprietà regionale; per l’assessore Aguzzi è più importante attendere di incassare dal Comune di Pesaro: crolla tutto… pazienza!
-mobilità passiva aumentata in maniera esponenziale verso l’Emilia-Romagna, e il CUP divenuto provinciale grazie all’assessore Saltamartini, preclude le cure specialistiche a Torrette, unica struttura regionale in cui è stata mantenuta l’Azienda Ospedaliera con la capacità di offrire cure di II° livello;
-test mammografici gratuiti bloccati per le donne under 45 e over 70 e mammografo di ultima generazione per via Nanterre inspiegabilmente in ritardo di 16 mesi da parte di Asur, costringendo le donne pesaresi a rivolgersi a strutture private;
-modifica della composizione del direttivo del Parco San Bartolo, con ben 3 consiglieri nominati dalla regione e l’estromissione della Provincia ente proprietario della strada, una vera e propria occupazione, legalmente discutibile e infatti impugnata;
-nelle Marche le rette più alte d’Italia e sussidi per asili estivi irrisori a fronte della grande richiesta delle famiglie pesaresi. Il Comune di Pesaro ha stanziato nel 2022 100mila euro per i centri estivi e la Regione 4.000 euro, vera e propria elemosina;
-diaspora dei medici, in particolare di psichiatria da Marche Nord, per motivazioni legate ai contratti pubblici, in netta differenza al ribasso rispetto ai colleghi assunti da cooperative private;
-la DESTRA pesarese ha bocciato inoltre la mozione che chiedeva più tutela dei dipendenti socio-sanitari statali all’Ospedale e Pronto Soccorso di Pesaro e ha votato contro la richiesta di approvazione della legge per istituire lo psicologo nelle cure di base;
-Ciclovia del Foglia, ritardo di due anni sul bando di gara e rischio di perdere i finanziamenti; con aggiunta di polemiche campanilistiche e anti-Pesaro della Regione su finanziamento storico da 1 miliardoe 200 milioni dell’arretramento della linea ferroviaria Adriatica.
L’amministrazione pesarese a guida PD col Sindaco Matteo Ricci – che la sua grande capacità di intercettare fondi governativi ed europei ed un lavoro certosino di accordi e strategie politiche, lo portano inevitabilmente a prendere contatti a Roma con i Ministeri ed altri soggetti istituzionali –, è spesso invitato in qualità di ospite a portare la sua esperienza anche di Presidente di ALI nelle trasmissioni televisive, che hanno appunto reso Pesaro “nazionale”.
Registriamo grazie al suo impegno e quello della giunta l’incameramento nelle casse comunali di oltre 1 milardo e 600milioni di euro per investimenti che entro il 2026 modificheranno la città: complesso del San Benedetto (parte di proprietà comunale), Museo Nazionale della Bicicletta e della Motocicletta, Museo Loreno Sguanci e Vangi, Progetto S.PR.IN.T., ponte ciclopedonale sul Foglia, Bike Hub in stazione, Casa delle associazioni, Sottopasso e Cavalcaferrovia De Sabbata, Palestra via Lamarmora, Scuola Anna Frank a Santa Maria delle Fabbrecce, Mensa alla scuola Pirandello, Palazzi Almerici, Mazzolari Mosca, San Domenico, Olivieri, Rocca Costanza e tanto altro.
Ma ci preme anche ricordare quanto già portato a compimento come la splendida riqualificazione di Piazza Mosca senza auto e l’Opera di Vangi, il Museo Nazionale Rossini, Piazza del Popolo completamente rinnovata, lo straordinario Museo Archeologico Oliveriano di importanza storica internazionale, Via San Francesco, Piazzale della Libertà, Parcheggio di Villa Marina e San Decenzio, Parcheggio Caduti di Nassiriya e di Via Simoncelli, Campo da basket dedicato a Gianluca Mattioli, area via dell’Acquedotto (bocciodromo, trail park, etc) e l’opera fiore all’occhiello per la città, la pluripremiata Scuola “A.Brancati”. Per essere un Sindaco fantasma, come dire, ha portato a termine opere di strategica importanza e altre già cantierate che andranno a trasformare, anche a mezzo cultura, la città.
Stiano sereni i consiglieri comunali di opposizione, anche se mai visti nelle platee e nei tavoli di coinvolgimenti pubblici a prender parte ai lavori, che la programmazione di Pesaro 2024 - Capitale Italiana della Cultura ha già acceso i motori organizzativi, coinvolgendo gli stakeholder culturali, 50 città e Sindaci della nostra provincia, le associazioni di categoria e i rappresentanti di università e accademie. La città sarà pronta ad accogliere l’Italia e il mondo con linee progettuali di alto livello, contenuti e proposte che porteranno il nome di Pesaro sempre più presente e rilevante nella mappa della produzione culturale e co-creativa internazionale.
Lo spot negativo è rappresentato dalle ingenue e anti-Pesaro esternazioni della destra locale. D’altro canto ci rassicurano: se questa è l’opposizione che mira alla guida della nostra città, non stupisce che per oltre 70 anni sia rimasta tale.