Politica
giovedì 16 febbraio 2023
«Liste d'attesa insostenibili anche per la salute delle donne», dice la consigliera regionale Vitri

di Micaela Vitri, consigliera PD Regione Marche
“Le liste d'attesa sono peggiorate notevolmente – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri – come riportano gli organi di stampa. Situazione che ho segnalato diverse volte in Consiglio regionale, in particolare per la diagnosi precoce del tumore al seno che è il primo tra i carcinomi femminili con una incidenza in continuo aumento di 55 mila nuovi casi ogni anno in Italia, mentre nelle Marche sono colpite 1.500 donne l’anno.
Nella nostra regione – incalza Vitri - sono state ampliate le fasce per gli screenig mammografici grazie ad una mozione votata all'unanimità dal Consiglio regionale e al mio personale impegno con cui ho sollecitato l'Assessore a non perdere ulteriore tempo prezioso per la salute delle donne.
Le diagnosi tardive mettono le donne in condizione di rischiare la vita – continua Vitri - : ecco perché nella priorità D (30 giorni per la visita/ 60 per gli esami) sono intollerabili tempi di attesa fino 228 giorni per una mammografia bilaterale e fino a 90 giorni per una ecografia bilaterale della mammella. A questo punto cosa devono fare i cittadini e le cittadine? Rivolgersi alla sanità privata e sostenere costi che per molte persone sono proibitivi? Oppure rinunciare alle cure come già sta avvenendo?
In questi giorni mi è stato segnalato da diverse persone – precisa Vitri – che non è possibile accedere al portale web per verificare le disponibilità di posti al Cup. Un disservizio dovuto alla migrazione delle funzioni dell'Asur alle cinque Aziende sanitarie territoriali, come previsto dalla riforma sanitaria della Giunta regionale, che deve essere subito risolto. Ma questo è solo la punta dell'iceberg.
Il 24 dicembre 2022 l'Assessore Saltamartini dichiarava parlando di piccola rivoluzione e di sfida: 'Dal 1° gennaio il Cup individuerà le prestazioni a livello provinciale, le liste d’attesa saranno provinciali. Finora il Cup ha dato risposte a livello regionale, per fare un esempio, chi chiedeva una prestazione da Urbino, c’era la possibilità che andasse fino a San Benedetto o ad Ascoli. I cittadini di Pesaro dovranno trovare la risposta a Pesaro, o nel territorio provinciale. E’ una piccola rivoluzione che obbligherà le aziende a riorganizzarsi'. Ebbene a metà febbraio ancora non è successo nulla di quanto annunciato, mentre sono aumentati i disservizi, la confusione e l'incertezza. Ma l'Assessore conosce i dati dei tempi di attesa? E' consapevole che rappresentano un problema enorme per i cittadini? Perché il monitoraggio ex post è fermo a novembre? Cosa intende fare per ridurre i tempi di attesa di centinaia di giorni per prestazioni fondamentali? Se aggiungiamo ai tempi di attesa della mammografia bilaterale, dell’ecografia bilaterale della mammella quello dell'ecografia ginecologica che è a 167 giorni si evidenzia come le Marche non siano una Regione attenta alla salute delle donne. Dispiace segnalare all'Assessore che l'assistenza sanitaria è a rischio anche nella nostra regione con una riduzione dell'equità nell'accesso alle cure cui si ispira il Ssn.