Politica
lunedì 26 settembre 2022
Letta: "Non mi ricandiderò alla guida del PD e se Meloni è al governo è perché Conte ha fatto cadere Draghi"

di Corriere della Sera
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha annunciato che non si ricandiderà alla guida del PD, dopo l'esito delle elezioni politiche del 25 settembre.
Letta - commentando l'esito del voto, nel quale il PD non è riuscito ad arrivare alla soglia del 20 per cento - ha annunciato che sarà accelerato il percorso verso il congresso del suo partito, spiegando poi che «non sarà candidato»: «Mi assumo la responsabilità» del risultato, «assicurerò la guida del partito» fino al congresso, ma «la mia leadership finisce lì: è un gesto d'amore».
Il congresso, dunque, si terrà entro febbraio. Per allora i massimi dirigenti dem dovranno decidere chi darsi per guida, evitando di dividersi platealmente. Ma è lo stesso Letta a dare qualche indizio sulla sua successione: è il momento delle «nuove generazioni», chiarisce nella conferenza stampa. E un nome non pronunciato ad alta voce è però sulla bocca di molti al Nazareno: quello di Elly Schlein. Bisognerà vedere se tutti i maggiorenti del partito saranno d’accordo.
Gli schieramenti interni al Pd, in vista del congresso, non sono infatti ancora consolidati. C’e Andrea Orlando, il ministro del Lavoro (finché dura questo governo) che ci ha fatto un pensierino. Aveva provato a prendere la segreteria ai tempi di Renzi ed è stato sconfitto. Un bis di quell’insuccesso non gli gioverebbe. Tanto più che a sinistra scalpita anche il vice segretario Beppe Provenzano. Il dominus di quell’area continua a essere Goffredo Bettini: ed è stata sua l'idea di spiazzare gli avversari interni e scompaginare le carte mettendo in campo l’ipotesi di Schlein. L’altro candidato alla segreteria Stefano Bonaccini finora tiene coperte le sue carte. «Una cosa è certa, non diventerò mai segretario contro Letta», ha detto a chi ha parlato con lui in questi giorni. Al Nazareno raccontano che gli ex renziani del Pd lo vorrebbero come segretario. Ma quelle stesse fonti spiegano che il governatore dell’Emilia Romagna non ha intenzione alcuna di «essere candidato di una corrente del Pd».
di Repubblica
"Se Meloni è a Palazzo Chigi questo è figlio della prima scelta, quella di Conte di far cadere Draghi". Lo ha detto il segretario del PD, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.
"Con questa destra, chi verrà dopo di me dovrà lavorare per un lavoro che dia una alternativa alla maggioranza degli italiani. Non sono mai stato per la autosufficienza, non sono mai stato per l'isolamento, sono sempre stato per il dialogo. Sia per fare opposizone che per costruire l'alternativa: avremo delle elezioni in primavera e dovremo andare con uno schema che non dia campo libero alla destra. Gli elettori hanno detto la loro e spero che da oggi in poi si possa costruire questa alternativa", ha aggiunto.
"Il Pd lavorerà per costruire in prospettiva quello che non è stato possibile fare questa volta, i numeri dicono che l'unico modo per battere la destra era il campo largo: questa volta non è stato possibile non per nostra responsabilità, ma perché alcuni interlocutori si sono sfilati", ha aggiunto.