Politica
giovedì 03 dicembre 2020
"Le parole dell'assessore Latini sono vergognose", ha detto il PD Pesaro

di Ufficio Stampa
Dopo uno schiaffo alla rappresentatività femminile con la sola presenza di una donna su 6 assessori all’interno della Giunta regionale del Presidente Acquaroli, la destra continua a dimostrare quanto le politiche di genere siano estremamente lontane dalla loro natura e quanto sia portatrice della concezione di una figura femminile retrograda e legata a retaggi patriarcali.
L’Assessora Giorgia Latini, unica donna in Giunta, dovrebbe almeno tentare di essere portavoce di battaglie per la parità di genere e per il diritto di scelta sancito dalla L.194 che richiede di porre necessariamente la libertà al centro della questione, difendendo prima di tutto il diritto alla libera scelta della maternità.
Lottare perché si abbia la possibilità di operare una scelta è alla base della democrazia poiché l’evoluzione di una società si misura anche in base al grado di libertà e autodeterminazione delle donne, non solo, è necessario implementare politiche a favore della natalità.
Al contrario l’Assessora decide di schierarsi apertamente contro l’interruzione di gravidanza, rincorrendo l’Umbria che pochi mesi fa con l’amministrazione a trazione leghista ha portato a rivedere in senso restrittivo le modalità di accesso alla pillola abortiva.
Riteniamo che ogni donna abbia libertà di scelta e che abbia il diritto di decidere autonomamente sul proprio corpo. La possibilità di scegliere e di gestire il proprio corpo è una conquista delle donne che è arrivata dopo anni di battaglie, di sofferenze. Qualunque tentativo di attacco su questi temi di civiltà ci troverà in prima linea, sempre a favore di diritti conquistati che non devono più essere messi in discussione.