Politica
martedì 22 aprile 2025
La Cina ha iniziato a restituire i jet americani

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si riflettono anche nei cieli.
Sabato è atterrato a Seattle un Boeing 737 Max, restituito da una compagnia cinese – Xiamen Airlines – dopo che Pechino ha ordinato alle sue aziende di non accettare più consegne di jet statunitensi.
Il gesto arriva in risposta ai nuovi dazi Usa, che hanno portato al 145% le tariffe sulle importazioni dalla Cina.
Secondo fonti citate da Reuters e The Air Current, sono almeno tre i velivoli Boeing Max 8 richiamati dagli hub cinesi di Zhoushan verso gli Stati Uniti.
Il blocco cinese potrebbe avere un impatto anche su Comac, l’azienda aeronautica statale che mira a competere con Boeing e Airbus ma che dipende ancora da tecnologie americane critiche fornite da GE Aerospace, Honeywell e RTX.
La Cina è da tempo il principale mercato per l’aviazione commerciale americana, con Boeing tra i maggiori esportatori verso Pechino (quasi 12 miliardi di dollari in forniture nel solo 2024).
Ma nel clima attuale, la Casa Bianca – sotto la guida di Donald Trump – non esclude di limitare il supporto Usa a Comac, come già ipotizzato nel 2020 durante il primo mandato.
Nel frattempo, la Cina ha avvertito con fermezza che si opporrà a ogni accordo commerciale “a suo discapito” e ha minacciato ritorsioni verso i Paesi che dovessero collaborare con Washington contro i suoi interessi.
“L’accondiscendenza non porterà alla pace – ha scritto il Ministero del Commercio – e il compromesso non sarà rispettato”.
Nonostante Trump abbia lasciato uno spiraglio aperto a un possibile accordo, Pechino non ha confermato i negoziati, denunciando l’unilateralismo e il “bullismo commerciale” statunitense.