Politica

lunedì 14 aprile 2025

Lanzi (SIULP) al sit-in di protesta: "Situazione insostenibile per il Commissariato di Polizia di Urbino"

Lanzi (SIULP) al sit-in di protesta: "Situazione insostenibile per il Commissariato di Polizia di Urbino"

di Marco Lanzi segretario SIULP Pesaro e Urbino

Giovedì scorso, 10 aprile, nella splendida cornice della città di Urbino, la Polizia di Stato ha celebrato i 173 anni di impegno e di dedizione al Paese. È stata una occasione per rinnovare il legame tra la Polizia e la comunità, un legame che per essere tale ha bisogno però di risposte concrete. 

Dopo Fano (8 febbraio 2025), oggi siamo nuovamente riuniti per un sit-in di protesta per denunciare una situazione insostenibile che riguarda la sede del Commissariato della Polizia di Stato di Urbino. Le condizioni fatiscenti degli ambienti di lavoro e la grave mancanza di personale stanno compromettendo non solo il benessere degli agenti, ma anche la qualità del servizio offerto alla comunità. La nostra sede, che dovrebbe essere un luogo di sicurezza e professionalità, versa in uno stato di degrado che non è più tollerabile. Le strutture inadeguate, la mancanza di risorse e l'assenza di un numero sufficiente di operatori stanno creando un clima di difficoltà e stress tra il personale, che si trova a dover affrontare quotidianamente sfide sempre più complesse senza il supporto necessario. 

A fronte di un organico previsto di 45 dipendenti, attualmente la base operativa (senza contare gli impiegati civili e i tre Operatori Operatori della Polizia Scientifica) è di fatto costituita da soli 23 operatori, due dei quali Ispettori, quattro Sovrintendenti e sedici Agenti! 

Per sottolineare il disinteresse del nostro Dipartimento nei confronti di Urbino si sottolinea che il Commissariato da più di un anno (febbraio 2024) è privo di un Dirigente: è diretto a scavalco dallo stesso Dirigente titolare dell’incarico presso il Commissariato di Fano! Il ruolo Ispettori è fortemente sottodimensionato e non vi sono agenti per garantire il controllo del territorio. 

Nel 2025 sono previsti due pensionamenti e purtroppo oramai da anni il personale trasferito ad Urbino è sempre in numero minore rispetto a quello che è stato collocato in pensione o trasferito presso altre sedi. 

L’Ufficio Controllo del Territorio è composto solamente da dodici dipendenti: un Sovrintendente coordinatore, un Agente preposto alla ricezione denunce, cinque Agenti preposti alla Sala Operativa e alla vigilanza della struttura e cinque Agenti impiegati nei servizi di controllo del territorio. Con soli cinque Agenti nell’arco delle 24 ore esce una sola Volante, al massimo nei giorni fortunati i turni coperti sono due su quattro. Sono in continuo aumento e hanno raggiunto cifre considerevoli le pratiche di Polizia Giudiziaria e quelle attinenti alla attività amministrativa: il Commissariato oltre a servire la Città di Urbino, rilascia le licenze di armi per 11 comuni del comprensorio, ha competenze per il rilascio dei passaporti per 35 comuni dell’entroterra e tratta le pratiche relative ai permessi di soggiorno per gli stranieri residenti in 32 comuni. Solo nel corso dell’anno 2024 dall’Ufficio Immigrazione sono state trattate circa 3200, con la relativa gestione delle decretazioni e dei rigetti, sono stati rilasciati circa 5400 passaporti e rinnovati o consegnati 540 porti di fucile. 

DI fatto, tutti gli Uffici del Commissariato di Urbino sono in forte difficoltà per mancanza di personale: solo per fare un esempio l’Ufficio Polizia Anticrimine attualmente ha un solo Operatore, un Sovrintendente che per trattare le pratiche si avvale provvisoriamente di un Agente aggregato dall’Ufficio Controllo del Territorio. 

Nel territorio di competenza del Commissariato di Urbino sono presenti 3 comunità per minori, affidati sovente dalla Autorità Giudiziaria e dai servizi sociali di altre zone e regioni. Sempre più spesso i minorenni ospitati in queste comunità  si rendono protagonisti di episodi criminali (consumo di droga, furti, rapine, vandalismi, liti, risse ed aggressioni) e frequentemente si allontanano dalle comunità ed il personale della Polizia di Stato è chiamato a concorrere alle ricerche e a formalizzare le numerose denunce sottoscritte dagli operatori affidatari. 

Tra le varie attività industriali/produttive a Urbino è presente la ditta “BENELLI Armi S.p.A.”, punta di diamante del Gruppo Beretta Armi, per il quale il Commissariato di Urbino oltre a seguirne gli avvisi trasporto armi in ambito nazionale, rientra tra gli obiettivi sensibili da vigilare costantemente vista l’importanza dell’azienda e la peculiarità dei materiali trattati. 

La presenza di vari collettivi studenteschi legati alla Università di Urbino, le famose feste del giovedì sera, i numerosi eventi ed incontri organizzati dall’Università con la presenta di personalità del mondo politico, culturale, artistico e dello sport, di fama nazionale ed internazionale, le cosiddette "notti del giovedì" (ogni notte sono sistematicamente impiegati due dipendenti), le partite di calcio della squadra locale, richiedono un continuo impegno di dipendenti del Commissariato di Urbino in servizio di Ordine Pubblico. 

Recentemente, a partire dal periodo prenatalizio, questo territorio è stato oggetto di ripetute incursioni da parte di gruppi criminali dediti ai furti in abitazione, esercizi commerciali e stabilimenti industriali, incluse le attività produttive della vicina cittadina di Fermignano, fatti che hanno destato forte allarme tra tutta la popolazione e che hanno determinato gli appelli di vari Sindaci rivolti al Prefetto e al Questore per avere un maggiore presenza delle forze di polizia. 

Ad esempio, lo scorso 19 gennaio, i Carabinieri di Fermignano hanno dovuto inseguire un veicolo a folle velocità nel centro cittadino in quanto a bordo vi erano probabilmente gli autori di alcuni furti nella zona: l’auto è stata recuperata ma i malviventi sono fuggiti. Analoghi episodi si sono ripetuti e il personale del Commissariato è stato impiegato per tali motivi anche nella zona di Cantiano, lasciando ulteriormente scoperta la zona di competenza territoriale. Il personale è sempre in difficoltà, l’emergenza è oramai una costante, le pressioni sono continue, lo stress psico fisico è elevatissimo, molte pratiche vengono devono essere trattate al lavoro straordinario con l’inaccettabile beffa che queste prestazioni non vengono liquidate se non dopo anni! 

Sono passati decenni e ancora non è stata trovata una soluzione per la collocazione degli Uffici del Commissariato in una sede dignitosa e funzionale Gli attuali uffici sono ricavati all’interno di una vecchia abitazione privata su cui grava da oltre dieci anni un'ingiunzione di sfratto. Le stanze al piano terra, attualmente adibite a ufficio immigrazione e archivio, erano in origine un garage e una rimessa. Il personale è sato costretto spesso a lavorare in condizioni estreme, senza aria condizionata d'estate e senza riscaldamento d'inverno, con gravi conseguenze sul benessere e sull'operatività. A causa di profende crepe in un bagno e nell’archivio in passato è stato necessario richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e dell’AST. 

La sala operativa, collocata al piano, primo punto di contatto tra gli Operatori e i cittadini, costituisce un biglietto da visita indecente: scaffalature, mobilio e apparecchiature sono usurate. Solo dopo molte insistente il SIULP è riuscito a far installare una porta per impedire l’accesso indiscriminato e senza controllo ai piani superiori. 

Al primo piano sono situati gli uffici della polizia scientifica e della polizia giudiziaria, totalmente inadeguati per accogliere in sicurezza persone che devono sporgere denuncia o essere ascoltate. Gli spazi angusti oltre a limitare i movimenti creano potenziali rischi per la sicurezza degli Operatori. È presente un unico bagno con lavandino e WC: le condizioni igieniche sono precarie e lo spazio insufficiente. 

Al secondo piano si trovano gli uffici della squadra informativa, la segreteria e l'ufficio del dirigente: parte dell’impianto di raffreddamento è costituito da due pompe di calore che producono un incessante e fastidioso rumore. 

Inoltre, il Commissariato non dispone di celle di sicurezza per fermati, né di ambienti idonei alla permanenza di cittadini stranieri in attesa di espulsione, situazione che rende davvero problematica la gestione di tali situazioni. Un’ulteriore criticità riguarda la mancanza di una stanza dedicata all’ascolto delle vittime dei cosiddetti "codici rossi" che, purtroppo, sono in continuo aumento, elemento che complica la protezione delle vittime di violenza di genere e maltrattamenti. Mancano totalmente gli spogliatoi per il personale che è costretto a cambiarsi negli uffici dove presta servizio. Senza entrare nel particolare vi sono anche rilevanti criticità dal punto di vista della sicurezza e della protezione passiva del Commissariato che solo una nuova sede è in grado di risolvere. 

Dulcis in fundo, Il Commissariato di Urbino dispone di una sola autovettura attrezzata per il controllo del territorio, una Alfa Romeo “Giulietta” con più di centomila chilometri. 

Come già abbiamo chiesto per Fano, rivolgiamo un appello ai politici e gli amministratori politici locali affinché si facciano portavoce del grido di allarme delle donne e degli uomini della Polizia di Stato presso i competenti Uffici ministeriali. La sicurezza dei cittadini e dei nostri territori non deve e non può essere ignorata.  


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