Politica
martedì 18 febbraio 2020
«La legge regionale sulla birra è il nulla assoluto», dice Giacomo Rossi

Giacomo Rossi, membro del "Coordinamento civico Marche" e consigliere del Comune di Apecchio (PU) nonchè produttore di birra artigianale, interviene sulla proposta di legge regionale“Promozione e valorizzazione della birra artigianale ed agricola nella Regione Marche” approvata oggi in Regione.
Dice Rossi; "Sia da consigliere che da produttore di birra, resto allibito per come la proposta di legge regionale denominata “Promozione e valorizzazione della birra artigianale ed agricola nella Regione Marche” rappresenti il nulla assoluto.
Quella che la Regione intende chiamare "legge" sono di fatto solo 8 articoli che ripetono ed affermano leggi nazionali già vigenti con una previsione di fondi ridicola pari a 30.000 euro, meno della consulenza del web guru di Ceriscioli. In sostanza ed in pratica questa proposta di "legge" non cambia di fatto nulla e non migliora niente di così importante, visto tra l'altro che gli argomenti e le discipline riguardanti il settore brassicolo sono normate da leggi nazionali inderogabili dalla Regione".
Continua Rossi; "Tutto ciò oltre che una grandissima incompetenza da parte dei proponenti e dei relatori, denota che questa iniziativa legislativa è solo finalizzata ad una sterile propaganda pre elettorale e magari, a qualche soldo (vedesi i 30.000) da dare agli amici degli amici.
La Regione dovrebbe piuttosto pressare il governo per modificare e migliorare alcune leggi nazionali riguardanti la birra o potrebbe fare in modo, cosa semplice che la birra artigianale marchigiana sia inserita nella paniere di prodotti (come lo è già per olio e vino) da doversi tenere all'interno degli agriturismi marchigiani. Inoltre la Regione dovrebbe seguire i progetti già avviati come quelli delle "Strade della Birra" che fin ora sono servite solo a finanziare chi fa progetti e deplian, senza un reale riscontro nel territorio e tra i birrifici a fronte dei soldi spesi".
Conclude Rossi; "Ero sicuro che dal consigliere Traversini (proponente della legge) non poteva uscire nulla di buono. Il relatore di minoranza, consigliere Fabbri, crede che questa possa definirsi una "legge". Chi l'ha votata si è reso conto di quello che stava votando? Questa gente è pagata migliaia di euro al mese per produrre il nulla illudendo la gente".