Politica
sabato 10 maggio 2025
Il ministro Giuli contro Elio Germano: "Minoranza rumorosa nei luoghi simbolo della Repubblica"

Dal palco della rassegna “Spazio Cultura. Valorizzare il passato, immaginare il futuro”, organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia alla Camera e al Senato, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha rivolto un duro attacco all’attore Elio Germano, accusandolo di rappresentare una “minoranza rumorosa” che, a suo dire, avrebbe ingiustamente visibilità anche nei luoghi simbolici più alti della Repubblica.
«Mi riferisco a Elio Germano, non volevo dirlo oggi ma è capitato», ha dichiarato Giuli, alludendo al discorso che l’attore aveva tenuto al Quirinale, dove si era presentato indossando simbolicamente una kefiah.
Un gesto che ha suscitato ampio dibattito, interpretato da molti come una presa di posizione sulla questione palestinese.
Giuli ha poi esteso il suo affondo alla cultura progressista, sostenendo che la sinistra avrebbe perso i suoi riferimenti intellettuali: «È esistita una cultura di sinistra organica, ma c'è stata una progressiva erosione. Avevano intellettuali, ora hanno solo comici e influencer».
Un attacco frontale a quello che il ministro considera un vuoto culturale che avrebbe svuotato di contenuti una tradizione politica.
Nel corso dell’intervento, il ministro ha anche difeso con fermezza la riforma del tax credit per il cinema, duramente criticata da esponenti del settore artistico. «Non abbiamo riformato il tax credit per capriccio, ma perché ci è stato chiesto da dentro il mondo del cinema. Basta rendite e privilegi. È un’operazione verità».
Rivolgendosi in tono ironico alla conduttrice Geppi Cucciari, presente all’evento, Giuli ha chiosato: «Scusa Geppi se uso la parola “riconfigurazione”, ma al cinema stiamo dando una nuova forma, e questo dà fastidio a chi viveva di rendita».