Politica

giovedì 27 ottobre 2022

Il governo Meloni incassa la fiducia al Senato con 115 sì e 79 no, "subito al lavoro per rispettare gli impegni"

Il governo Meloni incassa la fiducia al Senato con 115 sì e 79 no, "subito al lavoro per rispettare gli impegni"

di ANSA

Dopo aver incassato ieri la fiducia alla Camera con 235 voti favorevoli e 154 contrari, il governo guidato da Giorgia Meloni supera anche la prova del Senato. Nel voto conclusivo sono stati 115 i sì e 79 i no. Meloni: "Subito al lavoro per rispettare gli impegni". La premier in Aula difende l'innalzamento del tetto del contante: "Nessun legame con l'evasione". E sul Covid: "Fatte scelte senza basi, scienza non è religione" 

Il tetto al contante, che non frena l'evasione e "penalizza i poveri", il salario minimo che non risolve il problema dei "bassi salari", il Pnrr, di cui si è speso finora la metà dei fondi. E poi la gestione del Covid, le scelte "senza basi" sposando la scienza quasi fosse "una religione". Da oggi cambia tutto. All'Italia "senza visione", che non trova soluzioni "efficaci" a tanti problemi.

Promette risposte Giorgia Meloni nell'Aula al Senato dove incassa la fiducia facendo l'en plein con 115 sì: 49 minuti di intervento, tutto politico, rispondendo punto a punto alle critiche e tracciando la sua ricetta per risollevare l'Italia dalla pesante "eredità" dei governi passati.

Un paese che non dovrà passare "dalla dipendenza dal gas russo a quella dalle materie prime cinesi", che dovrà superare blocchi burocratici incomprensibili, far ripartire le trivelle nell'adriatico perché se il gas lo estraggono altri "non è che inquina di meno". E trasformare il Sud "nell'hub energetico dell'Europa", anche per evitare di dover correre a installare rigassificatori "con procedure di urgenza e gravosi impatti sui territori". Meloni ha le idee chiare anche sulla pace - è stata criticata per l'assenza della parola nel discorso-manifesto di ieri - che non si ottiene né "con la resa di Kiev" né "con le bandiere arcobaleno" in piazza.

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