Politica
mercoledì 04 giugno 2025
Il Decreto Sicurezza è legge: stretta su criminalità, occupazione case, manifestazioni e cannabis light

Con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, il Senato ha confermato la fiducia posta dal governo sul Decreto Sicurezza, già approvato alla Camera il 29 maggio.
Il provvedimento è ora legge e introduce un pacchetto di misure che spaziano dalla lotta al terrorismo alla criminalità organizzata, fino a temi caldi come occupazioni abusive, proteste in piazza e cannabis light.
Il decreto istituisce nuovi reati, tra cui la detenzione di materiale con finalità terroristiche e la diffusione online di istruzioni per atti violenti.
Sul fronte antimafia, vengono estese le verifiche alle imprese in rete e limitate le deroghe alle interdittive per garantire sussistenza ai familiari degli indagati.
In materia di usura, gli imprenditori vittime potranno essere affiancati da esperti per il reinserimento nel mercato legale.
Una delle novità più discusse è la creazione del reato di occupazione arbitraria di immobile, che permette alla polizia di intervenire con rilascio immediato anche senza mandato.
Le forze dell’ordine vedono rafforzata la propria tutela penale, con aggravanti per resistenza o lesioni e sostegno economico fino a 10mila euro per spese legali.
Introdotte anche le bodycam per documentare l’attività operativa.
Importanti modifiche anche nel sistema penitenziario: viene istituito il reato di rivolta all’interno delle carceri e dei CPR, con pene fino a 18 anni in caso di morti o feriti gravi.
Per le manifestazioni pubbliche, si inaspriscono le sanzioni per reati commessi nelle stazioni e sui treni, e diventa reato penale il blocco stradale o ferroviario, fino a oggi solo illecito amministrativo.
Ampliato anche il Daspo urbano per chi ha precedenti per reati in aree di trasporto pubblico.
Il decreto introduce pene più severe per l’accattonaggio minorile e rafforza le misure contro le truffe agli anziani, con nuove aggravanti e sanzioni più pesanti.
Tra le norme più controverse, il divieto totale della cannabis light: vietata ogni forma di commercio, trasporto o lavorazione delle infiorescenze di canapa, anche con THC basso o nullo.
Infine, cambiano le regole sulla detenzione per le madri con figli piccoli, con limiti più stringenti alla possibilità di rinviare la pena in caso di rischio recidiva.