Politica

lunedì 18 novembre 2019

Sì al nuovo “Regolamento per la disciplina del referendum” e il centrodestra abbandona l'aula: «Il sindaco ci ha offeso»

Sì al nuovo “Regolamento per la disciplina del referendum” e il centrodestra abbandona l'aula: «Il sindaco ci ha offeso»

Con 23 voti (8 contrari) è stato poi approvato il nuovo “Regolamento per la disciplina del referendum”. La delibera approva il regolamento del referendum consultivo, poiché necessario introdurre nella regolamentazione locale la disposizione della legge regionale 25 del 2015 che ha aggiunto l'articolo 8 bis alla legge 10 del 1995 (norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella regione Marche) che illustra la fusione per incorporazione, a seguito della legge 56 del 2014. Il regolamento però è occasione per disciplinare in modo organico tutte le procedure referendarie di competenza locale e non solo quelle consultive, previste dallo statuto comunale, e risponde al più generale obiettivo di semplificazione amministrativa perseguito dall'ente.

Illustra i referendum ammessi a norma dello statuto: consultivo, abrogativo e propositivo su materie di competenza comunale. I casi di esclusione, la procedura per l'indizione.

Il titolo quinto descrive il referendum consultivo previsto dall'art.bis della LR n 10/95,  ai sensi della legge 56 /2014. In quali casi è indetto dal sindaco, la procedura, i tempi, chi ha diritto di partecipare. Prima dell’approvazione, un intenso dibattito durante il quale è intervento anche il sindaco Ricci.

“Ho espresso le mie perplessità in commissione. È un argomento delicato: parliamo di un argomento ex novo trattato in maniera marginale e in tempi brevi – è la replica di Baiocchi, Prima c’è Pesaro -. Avevamo chiesto di pensarci e valutare insieme”. “Stiamo maneggiando lo strumento del referendum in maniera incauta, come già successo in passato”, ha aggiunto Andreolli (Lega) presentando l’emendamento per cancellare il punto B e C dell’articolo 20 del Regolamento: una norma sbagliata che incide in maniera negativa. Sull’emendamento il consigliere Pd Rito Briglia: “Cassare il punto C significa togliere potere di decisione al Consiglio comunale, così non ha senso: a mio parere l’emendamento è da respingere con forza”. Emendamento respinto (22 contrari e 8 favorevoli).

Il centro destra rappresentato in consiglio comunale dalla lega, prima c’è pesaro- fratelli d’Italia e Forza Italia ha abbandonato l’aula consiliare dopo che il sindaco si è rivolto con impeto nei confronti dei consiglieri di centrodestra offendendoli. 


 “Riteniamo di una gravità senza precedenti che, nel mezzo di una civile discussione sul regolamento dei referendum e su legittime visioni differenti tra consiglieri , il sindaco all’improvviso sia messo ad insultare i consiglieri di centro destra invitandoli in maniera provocatoria a studiare. Riteniamo ancor più grave che il sindaco, nonostante sia stato richiamato dagli stessi a chiedere le pubbliche scuse, non abbia nemmeno provato a scusarsi  minimamente del tono di voce offensivo e dei contenuti utilizzati, probabilmente pensando di essere  ad un talkshow televisivo” 


“Purtroppo per lui il Consiglio Comunale non è un salotto della TV e lui ha il dovere di rispettare i consiglieri eletti dai pesaresi  ed è per questo che Il centrodestra ha abbandonato  l’aula consiliare e chiederà formalmente al presidente del consiglio comunale di redarguire  il sindaco Ricci invitandolo a non utilizzare più questo tono e questi modi in futuro”

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