Politica
martedì 12 novembre 2024
Il Consiglio comunale approva la mozione che riconosce la "Palestina come Stato sovrano e indipendente"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro
La realizzazione della rotatoria a Ponte Valle, il DDL sicurezza, il riconoscimento “dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente”.
Questi alcuni dei temi trattati oggi dal Consiglio comunale. Poi la comunicazione del sindaco: «La Giunta ha confermato tutte le sedi dei seggi per le elezioni dei Consigli di quartiere, previste il 1° dicembre 2024. L’unica modifica apportata è riferita al seggio di Candelara che, quest’anno, sarà predisposto alla ex scuola elementare in strada della Pieve».
INTERROGAZIONI
È stata presentata da Lanzi e Marchionni, un’interrogazione a risposta immediata sulla “Riapertura aule scuola Rodari”. I consiglieri interrogano sindaco e giunta per sapere “se si può rientrare nelle aule chiuse dal 29 maggio in piena sicurezza per bambini, insegnanti, operatori e famiglie, tenendo le finestre chiuse (vista la stagione)”. Così l’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora. «L’Amministrazione ha sempre condiviso con l’I.C. Pirandello le azioni intraprese sul monitoraggio ambientale nella scuola elementare “Rodari”, da ultimo i solleciti di trasmissione degli esiti dei campionamenti nonché, in data 31 ottobre, la nota di AST nella quale è specificato che non si ravvisano problematiche tossicologiche. Come chiarito qualche consiglio comunale fa (l’interrogazione Prot. 108213_2024 ad oggetto “Infiltrazioni Scuola Rodari”) lo svolgimento dei lavori manutentivi per il ripristino degli ambienti interni e del manto di copertura era subordinato al complessivo esito non sfavorevole dei campionamenti. Alla luce dei risultati delle analisi recentemente ricevuti da Ast, prontamente condivisi con la Dirigente scolastica, si è proceduto anche a prendere contatti con le ditte che eseguiranno gli interventi sull’edificio scolastico. Quella che effettuerà i lavori di impermeabilizzazione si è resa disponibile a partire dal 14 novembre e, a seguire, si procederà al ripristino delle tinteggiature. Ciò premesso, puntualizzato che gli interroganti ben avrebbero potuto prendere direttamente i contatti con l’istituto per ottenere le informazioni del caso circa le iniziative comunicative intraprese nei confronti delle famiglie degli studenti in merito al monitoraggio ambientale e agli esiti dei campionamenti, questo Assessorato si è comunque relazionato con la Dirigente scolastica per un confronto e per avere ulteriori chiarimenti in merito alla gestione del reingresso degli alunni nelle aule: mi è stato riferito che i genitori degli alunni sono sempre stati aggiornati della situazione con comunicazioni effettuate a mezzo registro elettronico. Alla luce degli esiti dei campionamenti, da cui emergeva l’insussistenza di problematiche tossicologiche nei locali monitorati, il 5 e l’11 novembre, la Dirigente ha dato disposizioni in merito al rientro degli alunni nelle aule. Esclude di aver dato indicazioni di tenere le finestre aperte, smentisce che un’insegnante si sarebbe rifiutata di entrare in classe e che sarebbe stata a ciò autorizzata, a maggior ragione considerando che questa autorizzazione sarebbe dovuta pervenire dalla Dirigente stessa, circostanza, questa, fermamente esclusa. Pertanto, alla luce degli elementi e delle informazioni possedute dalla sottoscritta, si evidenzia che quanto rappresentato nelle premesse dell’interrogazione non corrisponde al vero. L’esito dei campionamenti è nel senso di escludere la sussistenza di problematiche tossicologiche all’interno dei locali esaminati, quindi da questo punto di vista non vi sono condizioni ostative all’utilizzo delle aule. Il tutto va però contemperato con la necessità di garantire l’esecuzione degli interventi manutentivi di prossima realizzazione».
Presentata dai consiglieri Lanzi e Marchionni, la seconda interrogazione ha come oggetto la realizzazione rotatoria del melograno in strada Ponte della Valle a Santa Veneranda. La risposta dell’assessora alla Viabilità Sara Mengucci: «L’Amministrazione comunale aveva ipotizzato la costruzione di una rotatoria all’intersezione strada Ponte della Valle e strada di Valle Tresole a settembre 2022. Per rispondere alla normativa vigente non era possibile realizzare una rotatoria sperimentale e per tale ragione era stato impostato un rilievo e uno studio di fattibilità. Lo studio di fattibilità della rotatoria aveva evidenziato la necessità di occupare una parte di un terreno privato e una parte dell’area utilizzata dal circolo. Successivamente, grazie alla disponibilità del privato, si è concordata la stesura di una scrittura privata con oggetto “promessa di cessione gratuita”. Successivamente a questa operazione l’Amministrazione potrà inserire la realizzazione della rotatoria nel piano delle opere, a seguito del completamento del procedimento di acquisizione del terreno da parte dell’ufficio patrimonio del comune. Nel frattempo in accordo con il Quartiere e con il nulla osta della Provincia del 11 febbraio 2023, l’Amministrazione comunale, al fine di migliorare la sicurezza stradale, ha realizzato una strettoia con la finalità di ridurre la velocità sulla strada provinciale n.32 (località Ponte Valle). L’opera è stata istituita con ordinanza del 27 aprile 2023. Nella realizzazione dell’opera sperimentale si è anche incrementata l’illuminazione stradale al fine di migliorare la sicurezza e la visibilità. A seguito della messa in opera della strettoia l’Amministrazione ha proseguito l’iter della realizzazione della rotatoria che vedrà a breve la formalizzazione tramite delibera di Consiglio con il Servizio Patrimonio della cessione del terreno. La spesa per realizzazione del progetto è di circa 250.000 euro, sarà inserita nel piano delle opere compatibilmente con le risorse a disposizione dell’Amministrazione, successivamente all’acquisizione definitiva dell’area. Il progetto prevede, oltre alla rotatoria, anche la realizzazione di una decina di parcheggi».
La seconda interrogazione, presentata dalla consigliera Boresta ad oggetto concessioni in comodato gratuito di locali comunali siti in corso XI Settembre. Nella sua risposta l’assessora Maria Rosa Conti ha ricordato che «L’ampiezza dell’attività svolta da ENPA motiva ampiamente il perseguimento dell’interesse pubblico che va a compensare e a superare l’interesse pubblico meramente economico del canone di affitto. A tal proposito si evidenzia che nella delibera di Giunta n. 269 del 14/11/2023 si richiama inoltre un principio giurisprudenziale più volte affermato dalle Corte dei Conti in base al quale la concessione di un immobile in comodato d’uso gratuito non determina un danno patrimoniale per le finanze del comune nella misura in cui “in cui sia perseguito un effettivo interesse pubblico equivalente o addirittura superiore rispetto a quello meramente economico ovvero nei casi in cui non sia rinvenibile alcun scopo di lucro nell’attività concretamente svolta dal soggetto utilizzatore di tali beni unitamente alla compatibilità finanziaria dell’intera operazione posta in essere». Ancora: «di tale operazione è stato dato pubblico avviso all’albo pretorio dal 15 maggio 2024 al 30 maggio 2024 in amministrazione trasparente (dove è ancora presente) e che per i locali in oggetto in seguito a tale pubblicazione non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione o manifestazione d’interesse di altre associazioni o soggetti comunque denominati. Quindi ribadiamo la legittimità dell’operato dell’amministrazione alla luce del regolamento comunale, della normativa e dell’orientamento giurisprudenziale».
DELIBERE
Sono stati 21 i voti favorevoli (9 gli astenuti) per la delibera di “Determinazione per l’anno 2025 del prezzo di cessione delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza ed alle attività produttive e terziarie”. Così l’assessore Andrea Nobili: «Il Comune ha un’unica area, zona PEEP, quella di Pozzo Alto. Una zona acquisita dall’Amministrazione nel 2005 e da allora non è mai stato oggetto di acquisizione da parte di altri soggetti. Questa delibera non è altro che una formula matematica che serve per determinarne il valore, che, ad oggi, è pari a 375,400 mila euro. Una cifra che, quando ci sarà interessa da parte di qualcuno, verrà ridefinita nel tempo in base al valore Istat che cambia nel tempo».
Gli interventi:
Corsini: «Sono anni che questa area è cedibili, forse oggi ha un valore di mercato eccessivo?». «Capisco l’osservazione, ma la legge ne definisce il valore», è la risposta di Nobili.
Pagnoni Di Dario: «La delibera è stata discussa in commissione lo scorso martedì e non è stata oggetto di osservazione».
Prima della discussione delle mozioni, ha preso la parola il sindaco Andrea Biancani: «La Giunta ha confermato tutte le sedi dei seggi per le elezioni dei Consigli di quartiere, previste il 1° dicembre 2024. L’unica modifica apportata è riferita al seggio di Candelara che, quest’anno, sarà predisposto alla ex scuola elementare in strada della Pieve. Verranno anche lasciate libere delle soste nel parcheggio adiacente al nuovo seggio, utili a coloro che si recheranno a votare e che, altrimenti, potrebbero non trovare posto per via della concomitante festa di “Candele a Candelara”». Poi, la rassicurazione: «Garantiamo a tutte le liste delle due forze politiche differenti, la possibilità di scegliere degli scrutatori che avranno il ruolo di seguire quanto accadrà nei seggi e durante gli scrutini».
MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
Ad aprire la parte dedicata a mozioni e ordini del giorno è stato quello presentato dalla VI Commissione Ambiente per l’“Adozione di misure per contrastare il fenomeno delle mucillagini” (che ha ricevuto 28 voti favorevoli) «che quest’estate si è rivelato un importante problema di ordine estetico che ha inciso molto sulle attività legate allo sfruttamento della costa (come pesca e turismo)» ha sottolineato il consigliere Lorenzo Lugli, presidente della VI Commissione che ha ringraziato per il contributo trasversale dato per fare questo primo passo che facciamo contro un problema che rischiamo di ritrovarci ogni anno».
Rocchi: «Siamo dentro i cambiamenti climatici, minaccia grave con effetti su diversi aspetti della nostra vita. Lo ha ricordato un climatologo riferendosi ai fatti di Valencia». «L’aumento di temperatura è già superiore agli 1.5 gradi». L’aumento dei gradi, insieme ad altri fattori, «ha causato la fioritura delle mucillaggini».
Bernardi: «Questo è un documento fondamentale; con ‘Friday for future’ portavamo avanti una battaglia che sembrava di tipo ideologico ma che era invece di estremo pragmatismo». Sulle mucillaggini, «Fenomeno che torneremo a vedere. È ora di fare un lavoro corale, soprattutto per un territorio costiero come il nostro».
Si è poi discusso e approvato la mozione di indirizzo - che ha ottenuto 20 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti - presentata dai consiglieri Mattioli, Anniballi, Cioppi, Drago, Montesi, Rocchi, Palazzi, Alessandroni, Tommasoli, Fabbri, Gambini, Manenti, Salvatori e Lugli per il riconoscimento “dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale”. La consigliera Fabbri l’ha così illustrata: «Il tema non è solo una questione geopolitica ma anche un appello alla pace e diritti umani». E ancora, «Riconoscere la Palestina come stato sovrano è un passo concreto verso la fine di un conflitto che dura da decenni. La mozione mira a costruire ponti di dialogo e comprensione, come abbiamo già fatto qui a Pesaro».
Boresta: «L’Italia ha riconosciuto il diritto del popolo palestinese a uno stato indipendente, sicuro ed economicamente florido. Ma per tale raggiungimento è necessario procedere con il riconoscimento bilaterale di “due popoli e due stati”». Poi, «Offrire sostegno solo a una parte delle vittime di una guerra in corso è un atto pericoloso che non andrebbe verso una tregua o verso la pace.».
Bernardi: «Non possiamo dimenticarci gli 11mila bambini morti, le 6mila donne uccise e i civili colpiti dalle bombe scagliate da Israele. Il nostro Comune, nel suo piccolo, potrebbe aprire le porte ai rifugiati, offrendo loro cure e assistenze anche in onore del gemellaggio tra Pesaro e Rafah. Noi siamo per la protezione dei confini ma non per l’espansione di questi ultimi. È necessario lasciare la possibilità ai territori di autodeterminarsi. Oggi il Consiglio comunale, anche se in piccola parte, può fare un gesto significativo per aiutare la Palestina».
Marinucci: «Bisogna essere realisti. Ammiro la buona volontà dei consiglieri di maggioranza di tentare di risolvere il problema ma non ce l’ha fatta il Papa mi sembra molto difficile farlo nel Consiglio comunale. Meglio che ci occupiamo dei temi di nostra competenza».
Anniballi ha ricordato la “Marcia della Pace” che si terrà a Pesaro il 31 dicembre, «è un lavoro per il quale sono impegnate le realtà cattoliche ma non solo. Il tema lo si può affrontare anche promuovendo iniziative nel territorio».
Andreolli: «Faccio un invito ai colleghi nel fare attenzione al linguaggio da usare nella vicenda. Il tema è complesso e spesso viene semplificato, questo porta a prendere una posizione rispetto all’altra, e questo porta, a sua volta, a una radicalizzazione dei messaggi».
Lanzi: «L’unica soluzione è dare uno stato anche ai Palestinesi. Porre in Consiglio comunale una proposta del genere durante una guerra, a prescindere dalle determinazioni assunte dall’assise rischia di buttare benzina sul fuoco perché può essere facilmente strumentalizzata».
M. Gambini: «Non accettabile che l’argomento dell’antisemitismo impedisca di dare un giudizio sulla situazione. Esprimere una valutazione, la discussione stessa in corso ha un valore etico alto, le istituzioni quando prendono posizione, assumono il valore morale di costituzione della politica in senso lato».
Lugli: «Ogni popolo ha diritto all’autodeterminazione. Importante che la nostra città prenda posizione. Bisogna fermare il massacro e mettere al centro della questione gli uomini che sono tutti uguali».
A seguire è stata l’ordine del giorno (approvato con 18 voti favorevoli e 10 contrari) dei consiglieri Fabbri, Manenti, Palazzi, Lugli, Mattioli, Cioppi, Vastante, Drago, Rocchi, Anniballi, Alessandroni, Dominici, Tommasoli e Salvatori contro il restringimento delle libertà democratiche previsto dal “DDL sicurezza”. Fabbri: «Un disegno di legge che ha diverse problematiche, molte delle misere proposte rischiano di ledere libertà civili e diritti fondamentali. L’aumento della sorveglianza e il potenziamento dei poteri delle forze dell’ordine senza adeguati controlli e bilanciamenti possono portare a situazione di abuso e violazione della privacy dei cittadini. La sicurezza non può e non deve essere raggiunta a scapito della giustizia sociale».
Tra gli interventi, quello della consigliera Boresta: «Un odg infarcito di strumentalizzazioni ideologiche, non corrisponde al vero né nelle premesse né nelle considerazioni finali. Non pregiudica la libertà di pensiero, tantomeno la libertà di dissenso».
Marinucci: «La libertà di uno finisce dove inizia quella degli altri, se una persona vuole andare a lavorare non è possibile che non possa farlo se altri vogliono manifestare. No a occupare, sì a lavorare».
Lanzi: «Il fatto che con questo decreto vengano date delle bodycam, servono a tutela delle forze dell’ordine».
Bernardi: «Le forze di polizia fungono da difensori dei cittadini e delle leggi. Giusto che vengano dotati da bodycam, così da poter vedere le immagini degli scontri, ad esempio di Pisa, da entrambe le prospettive. Come giusto che vengano dotati di numeri identificativi. Tornando al DDL sicurezza, lo definirei DDL insicurezza. Mi sconvolge chi si riempie la bocca in difesa della famiglia, poi nega una sim a chi è a 3000km da casa. Una chiara volontà di limitare la loro libertà».
Salvatori: «Tante perplessità. Trovo preoccupante che in un’aula di Consiglio comunale si prendano le difese di Casa Pound, persone neofasciste e neonaziste. Vorrei porre l’accento sulla resistenza passiva che il DDL sta minacciando».
Alessandroni: «Si può parlare di nuovi reati, da illecito amministrativo siamo passati a illecito pensale con un inasprimento delle pene, senza risolvere problemi sociali che avrebbero bisogno di un sostegno».
Malandrino: «Leggendo il DDL sicurezza non trovo abolizione della libertà di manifestazione, così come non trovo la limitazione delle persone. Questo DDL tutela la libertà di chi si muove rispettando le leggi, contro chi queste leggi non le vuole rispettare».
Drago: «Trovo preoccupante il clima generale intorno al quale nasce questo DDL. Un clima di controllo e limitazione».
Tomassoli: «Evidenzio punti ben precisi che vanno a ledere libertà personali: il disegno di legge prevede, tra gli altri provvedimenti, una serie di misure per colpire le attiviste e attivisti per il clima; il disegno di legge impedisce alle persone migranti senza documenti di acquistare una SIM per poter mettersi in contatto con le loro famiglie; il disegno di legge trasforma in illecito penale il blocco stradale o ferroviario mediante ostruzione fatta con il proprio corpo, il disegno di legge prevede il carcere per le detenute madri, che non avranno più la pena differita. Metterci in bocca parole che non abbiamo sottoscritto è falso, vi prego di essere uniti e non strumentalizzare».