Politica

martedì 19 marzo 2024

Il Consiglio Comunale di Fermignano chiede il cessate il fuoco in Palestina, Cisgiordania e Libano

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Il Consiglio Comunale di Fermignano chiede il cessate il fuoco in Palestina, Cisgiordania e Libano

di Ufficio Stampa Comune di Fermignano

Nel Consiglio comunale tenutosi il 13 marzo 2024, si è ricordato e sottolineato con fermezza che solo nei primi 100 giorni dal conflitto in Palestina e nei territori occupati si contano 370 scuole danneggiate o distrutte a Gaza (dati UNICEF), 94 ospedali e strutture sanitarie attaccate a Gaza (dati OMS) ma soprattutto decine di migliaia di vittime.

Per questo, su proposta del Consigliere comunale Othmane Yassine, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno con la richiesta di cessate il fuoco immediato in Palestina, Cisgiordania e Libano per ragioni umanitarie e violazione dei principi costituzionali e valori della carta dei diritti fondamentali dell’uomo dell’Unione Europea, oltre alla liberazione dei civili nelle mani Hamas e la condanna dei fatti del 7 ottobre 2023.

La situazione è gravissima e a pagarne il costo più alto sono i bambini. Morte e violenza non hanno risparmiato nessuno, facendo registrare oltre a numerosi morti civili anche gravi violazioni nei confronti dei bambini, i numeri fanno rabbrividire: dall’escalation di violenza del 7 ottobre, infatti, in Palestinesi sono stati uccisi più di 15.000 bambini nella città di Gaza, più di 1.000 bambini palestinesi hanno perso una o entrambe le gambe, a circa 1,1 milioni di bambini, l'intera popolazione infantile di Gaza, è stato negato l'accesso a un'adeguata assistenza umanitaria. L’Avv. Othmane Yassine spiega ancora meglio la situazione: “Per le bambine e i bambini che sono sopravvissuti a tutto questo, le conseguenze psicologiche e la totale devastazione delle infrastrutture, tra cui case, scuole e ospedali, hanno spento la speranza nel futuro. Oltre il 40% delle persone uccise a Gaza dall'inizio dell'escalation di violenza nei territori palestinesi occupati sono minori. Chi si è salvato è stato costretto a fuggire senza un posto sicuro dove andare. I bambini di Gaza continuano a sperimentare orrori indicibili, tra cui ferite che stravolgono la loro vita, ustioni, malattie, cure mediche inadeguate e la perdita dei genitori e delle persone a loro care. Siamo di fronte a un genocidio, dettato da politiche criminali del Presidente Benjamin Netanyahu e l’Italia e l’Europa non può e non deve restare silente”.

Precisa poi il Consigliere Alessandro Betonica: “Come se non bastasse, l’IDF, le forze dell’ordine di Israele, non permettono nel valico di Rafah che gli aiuti umanitari provenienti da diversi paesi possano raggiungere la città di Gaza. Fatto, quest’ultimo, che provoca ulteriore morte e dolore per carenza di beni di prima necessità. Considerati tutti questi fatti e che la Carta Costituzionale non ammette la guerra come strumento di risoluzione di conflitti internazionali, il Consiglio Comunale ha chiesto, all’unanimità, che tutte le istituzioni ai vari livelli si impegnino per un cessate il fuoco nei tempi più rapidi possibili. Il documento portato in Consiglio verrà trasmesso anche agli altri Consigli Comunali del territorio e limitrofi, e al Consiglio della Regione Marche e alla Presidenza del Consiglio di Stato perché tutti possano impegnarsi affinché si richieda il cessate il fuoco immediato e la liberazione degli ostaggi civili di Israele”.

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