Politica
lunedì 09 settembre 2019
sabato 29 febbraio 2020
di PD Marche
“Adesso siamo tutti impegnati, Regione e Governo, per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e delle lavoratrici, di fronte all’emergenza Coronavirus. La salute viene prima di tutto. Allo stesso tempo siamo già al lavoro anche per mettere in campo misure per sostenere le difficoltà economiche delle imprese, dei professionisti e delle attività produttive”. Sono le parole del segretario regionale Pd delle Marche, Giovanni Gostoli che questa mattina ha sentito con Antonio Misiani, vice ministro all’economia e alle finanze, e Alessia Morani, sottosegretario al ministero dello sviluppo economico.
“Da entrambi ho avuto la disponibilità nella seconda metà del mese di marzo di organizzare un incontro nelle Marche per confrontarci con i sindacati, le associazioni di categoria del mondo economico, la regione e gli enti locali” - aggiunge Gostoli - “La sottosegretaria Morani, tra l’altro, è già in contatto da tempo con diverse realtà associative del mondo dell’impresa nel territorio marchigiano”.
“Le priorità assolute per il Pd sono sconfiggere il coronavirus e riaccendere l’economia. Anche sul piano economico il Governo italiano è già al lavoro per alcuni interventi importanti: due decreti urgenti con le misure specifiche per le “zone rosse”; e poi, in seguito, un altro decreto più generale per tutto il Paese. Nelle prime misure urgenti per imprese e cittadini delle “zone rosse” ci sono: lo stop delle tasse e gli adempimenti tributari per contribuenti e imprese residenti o operanti nelle zone interessate; il potenziamento del fondo di cassa integrazione; il sostegno alla liquidità delle imprese e dei settori più colpiti; la sospensione delle rate dei mutui. Ovviamente le misure saranno modulate in base al continuo monitoraggio dell'evoluzione della situazione.
L’impatto è pesante per tanti settori, dal turismo e all’export, e la dimensione sarà legata alla durata dell’epidemia e all’estensione territoriale - spiega Gostoli - Nel governo c’è già la consapevolezza che le ripercussioni ci sono e ci saranno su tutto il Paese, anche nei territori dove non sono presenti focolai.
La prima cosa da fare, però, è non creare panico o allarmismo, perché può fare più danni del virus. Serve una grande cooperazione e condivisione. Solo insieme riusciremo ad affrontare questa situazione difficile dal punto di vista sanitario e anche sotto l'aspetto economico”
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