Politica
venerdì 28 novembre 2025
Frenquellucci lascia la giunta: «Non per la statua di Pavarotti, ma il sindaco lo avevo avvertito»
newsFrancesca Frenquellucci, assessora del Movimento 5 Stelle nella giunta pesarese, ha annunciato le sue dimissioni spiegando di non essersi più sentita a suo agio nelle ultime settimane. La decisione, come chiarito in un’intervista al Resto del Carlino – Pesaro a firma di Roberto Fiaccarini, non è legata alla vicenda della statua di Pavarotti finita temporaneamente all’interno della pista di ghiaccio in piazzale Lazzarini. «Non mi ha fatto piacere, ma il motivo non è quello», precisa l’ex assessora, che rivela di aver avvisato subito il sindaco Andrea Biancani dell’accaduto.
Il punto critico, secondo Frenquellucci, riguarda invece il rapporto con il consigliere comunale del suo stesso partito, Lorenzo Lugli. La frattura si è consumata quando è emersa una chat in cui Lugli definiva “una porcata” una decisione della collega assessora Maria Rosa Conti. Una polemica esplosa mentre in giunta stava maturando l’ipotesi di una mozione di sfiducia ai danni dell'assessora.
Il sindaco Biancani – racconta Frenquellucci – le avrebbe rimproverato di non aver gestito la situazione interna al Movimento. «Mi ha attaccata per le parole di Lugli, di cui non sapevo nulla», spiega. «Ha detto che avrei dovuto tenere sotto controllo il consigliere del mio partito». Una richiesta che la diretta interessata ha percepito come incompatibile con il proprio ruolo e con la natura dell’accordo politico con la giunta.
Frenquellucci conferma inoltre che la vicenda della pista di pattinaggio, pur spiacevole, è rimasta circoscritta. La statua di Pavarotti, riferisce, fu inserita dai tecnici senza che lei fosse informata, nonostante la sua contrarietà sin dalle prime riunioni sul progetto natalizio. «Sono stata avvertita da una commerciante», racconta. «Poi ho riferito tutto al sindaco».
A pesare sulla decisione della ex assessora ci sono anche altri elementi, tra cui una prossima variazione di bilancio destinata a incidere sui canoni dei commercianti. Ma è soprattutto il clima nel Movimento a convincerla che l’esperienza politica era arrivata al capolinea: «Ho dato il massimo, ma ora torno una semplice cittadina».