Fratelli d'Italia Pesaro, Boresta: "L'evento 'Dalle foibe all'esodo' ha toccato i cuori di tutti i presenti"

di Serena Boresta coordinatrice Fratelli d'Italia Pesaro 

L'evento "Dalle foibe all'esodo" organizzato da Fratelli d'Italia Pesaro e tenutosi nel pomeriggio di ieri, 28 febbraio, presso la Sala Rossa del Comune di Pesaro ha assunto, sin dai primi istanti, un profilo di altissima evocatività.

La tragedia degli italiani infoibati ed esuli ha fatto una prepotente irruzione emotiva tra il pubblico e gli invitati, restituendo la vita a tutti i fantasmi che in questi decenni hanno incontrato l'oblio e la dimenticanza da parte di coloro che in nome di una malsana cecità ideologica vogliono ancora oggi imporre.

Emanuele Piloni, coordinatore regionale della "Unione Istriani" ha aperto la conferenza con un affresco storico - geografico che non ha lasciato spazio alle pretestuose controversie ciclicamente e strumentalmente riesumate. Una descrizione rigorosa e quasi filologica delle nostre più profonde radici nelle terre giuliano - dalmate ed istriane, che ha dimostrato come l'ostilità nei confronti dell'elemento italico nei secoli risulti totalmente scollata dalla dialettica fascismo - antifascismo.

Il sen. Roberto Menia ha successivamente diffuso una commovente sensazione di appartenenza e di comune emozione quando, in maniera mirabile, ha fuso la Storia con le storie individuali e collettive, mettendo in rilievo la totale pianificazione dell'asse massacro - esodo, frutto della diabolica applicazione della dottrina "Cubrilovic" al servizio del comunismo titino e delle sue diramazioni militari. 

Roberto Menia ha dato così voce a decine di migliaia di vittime e martiri che vennero precipitati quasi sempre vivi, negli orridi carsici o nelle "foibe blu" come veniva chiamato l'Adriatico quando inghiottiva gli annegati a forza.

Le parole del senatore Menia hanno toccato i cuori di tutti i presenti quando ha narrato della tragica odissea del ritorno degli esuli in una Italia spesso ostile e feroce, perché sobillata da un Partito Comunista che abbracciava Tito e i suoi massacri.

Un pomeriggio che si ricorderà grazie a due relatori di eccezionale spessore, che Fratelli d'Italia stringe a sé per contrastare ignobili e ingiustificabili tentativi di occultamento storico.