Politica

mercoledì 13 luglio 2022

Fondo anticrisi, Vitri: "L'assessore Carloni sminuisce la gravità della situazione ed evita il confronto"

Fondo anticrisi, Vitri: "L'assessore Carloni sminuisce la gravità della situazione ed evita il confronto"

di Ufficio Stampa

"Istituire un fondo anticrisi, integrativo regionale rispetto ai ristori nazionali, per sostenere le piccole e medie imprese maggiormente colpite dalle conseguenze generate dal rincaro delle bollette di energia e gas". 

E’ quanto chiedeva la consigliera regionale PD, Micaela Vitri, prima firmataria di una mozione sottoscritta dall’intero gruppo del Partito democratico. 

"Un atto di indirizzo depositato lo scorso 25 gennaio – evidenzia - e che finalmente, dopo ben sette mesi e ripetute assenze dell’assessore Carloni era stato iscritto all’ordine del giorno. Mi fa piacere che finalmente la Giunta abbia recepito alcune delle nostre sollecitazioni e ieri l'assessore regionale Carloni abbia annunciato un bando da quasi 4 milioni, ma non è accettabile che in un momento così importante e dopo la lunga attesa l’assessore non fosse disponibile al confronto. Non sappiamo nemmeno se potranno usufruirne dei contributi tutte le piccole e medie imprese in difficoltà a causa del caro energie oppure no, perché stando alla sua dichiarazione la graduatoria si baserà su un paradigma di riduzione del fatturato a causa della guerra. Quali sono quindi le attività produttive che potranno accedere al bando? Quelle che hanno subìto l’impatto devastante del caro energie e delle materie prime, ma non a causa della guerra in Ucraina, ne avranno diritto? Un quesito a cui l’assessore Carloni non ha dato risposta perché assente in Aula.  Inaccettabile e irrispettoso che si presenti in Aula annunciando un bando, senza rimanere per fornire chiarimenti e senza nemmeno valutare una mozione".

"Vuoto totale dalla Regione – aggiunge Vitri - purtroppo per le famiglie più in difficoltà. L’assessore a gennaio aveva promesso, con annuncio roboante in Consiglio regionale,  un “bonus energia” di 300 euro a famiglia per contrastare il caro bollette. Ieri ha miseramente ammesso di avere fatto male i conti quindi non arriverà nemmeno un euro. Sembrava quasi una puntata di Scherzi a Parte. Motivo per cui il gruppo Pd ha ritenuto inutile anche partecipare al voto di una propria mozione, che avrebbe sostenuto le attività produttive, ma che la giunta Acquaroli non ha voluto nemmeno valutare".



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