Politica
martedì 09 febbraio 2021
Fondi europei, Vimini: "Le affermazioni del sindaco Rossi sono prive di qualsiasi senso"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro
«Rimaniamo sorpresi da polemiche che non hanno alcuna motivazione né tecnica né metodologica con la realtà dei fatti». Il vice sindaco con delega a ricerca fondi nazionali e comunitari e cooperazione internazionale Daniele Vimini, commenta così le affermazioni del sindaco di Cartoceto Enrico Rossi, durante la presentazione di un progetto promosso dal Comune di Fano, per fare sinergia con i comuni della vallata. «Con una certa scortesia istituzionale, e fuori contesto, si afferma che i Comuni di Pesaro e Fano, si sarebbero resi disponibili a collaborare sui fondi europei con i Comuni della provincia, solo per ottenere un punteggio aumentato nelle istanze presentate», ha ricordato Vimini, sottolineando come queste siano «affermazioni prive di qualsiasi senso. Chiunque abbia una conoscenza anche solo superficiale dei fondi europei sia a gestione diretta sia indiretta, sa perfettamente che il punteggio è assegnato tramite meccanismi oggettivi, che riconoscono solamente la bontà progettuale e la struttura di gestione. Proprio per questo riteniamo fondamentale esattamente il contrario, ovvero che i Comuni meno strutturati possano contare su esperienze e staff già rodati che garantiscano sia l’elaborazione di proposte ben scritte e coerenti con gli indirizzi della Commissione, sia strutture di gestione con staff qualitativamente e quantitativamente in grado di implementare le attività contenute nei progetti.
Talvolta nonostante il supporto da parte di amministrazioni virtuose, è carente la vision progettuale di alcuni territori, in questi casi laddove non vi sia un’indicazione strategica di sviluppo locale ed automaticamente vengono a mancare le condizioni di co-progettazione e reciprocità, che sono elementi determinanti per competere sia a livello regionale sia a livello UE per accedere alle opportunità disponibili».
Come suggerito da Gutierres Segretario Generale ONU, reciprocity è una tra le chiavi di lettura per rilanciare economia e turismo post Covid -19. «Reciprocità - continua il vice sindaco - è ciò che noi auspichiamo per ripartire, tanto più che recovery e fondi strutturali non possono rimanere buone intenzioni unilaterali, ma prevedono impegno e costanza da parte di tutti».
«Ciò che rileva il sindaco Enrico Rossi, rappresenta purtroppo un male piuttosto diffuso: mascherare l’inerzia attribuendo le proprie colpe agli altri. Non abbiamo ricevuto alcuna proposta né alcun bisogno da parte del suo Comune, è evidente che il silenzio sia difficilmente interpretabile, tanto più su una tematica così complessa ed articolata come quella dei fondi UE. Abbiamo d’altro canto ottenuto risultati e riscontri estremamente positivi, dall’accesso ai fondi Ue per molti Comuni della provincia agli obiettivi conseguiti con il tavolo anticrisi, tutto ciò non per fini utilitaristici bensì perché siamo certi che lavorare con un sistema di collaborazione del territorio, rappresenti la strada maestra per acquisire competitività nazionale ed internazionale».
Gli effetti diretti ed indiretti «sono stati estremamente gratificanti per tutto il territorio, solo a titolo esemplificativo ricordiamo dal coinvolgimento di Fano nel progetto ITI, all’affiancamento di Urbania per recuperare i fondi FESR destinati al Palazzo Ducale, all’ingresso di Gabicce-Mare nel Gruppo di Azione Costiera (Fondo Europeo Pesca ed Affari Marittimi), alla predisposizione di proposte progettuali con Gradara (alcune già finanziate), fino alla predisposizione e gestione del progetto FAMI con l’unione dei Comuni. Tanti bandi inoltre proposti dalla Regione (per es. bandi over 30 che offrono tirocini retribuiti a disoccupati per sviluppare progetti innovativi presso i Comuni oppure voucher per giovani che abbattono i costi di iscrizione universitaria fino all’80%) e che hanno portato grandi vantaggi a tutti i Comuni, sono stati elaborati proprio grazie alle indicazioni che provenivano dai territori e che il Comune di Pesaro ha saputo tradurre in prassi, ciò in virtù di una collaborazione reciproca tra i territori e la Regione». Su un ammontare complessivo di risorse superiore ai 20 milioni, «circa 5 milioni rappresentano quanto il nostro territorio è riuscito ad aggiudicarsi grazie ad una virtuosa cooperazione tecnica ed istituzionale, oltre naturalmente all’indotto dei benefici per cittadini ed imprese che è difficilmente quantificabile. Rimane determinante l’impegno e la volontà degli amministratori per collaborare: i fondi UE non piovono dall’alto, ma aggiudicarseli rappresenta l’atto finale di un percorso politico e tecnico cui è necessario dedicare molto lavoro: la struttura tecnica la rendiamo disponibile, non possiamo però sostituirci ai Comuni nelle idee e nelle proposte per i propri territori.
Laddove vi siano progettualità credibili l’accesso ai fondi europei sarà più agevole, laddove invece non vi siano strategie concrete ma solamente spot propagandistici, in tal caso si è destinati solo ad osservare».
Guardando al futuro «a maggior ragione vogliamo riproporre per questo nuovo ciclo di programmazione europea 2021-2027, un modello che potrà essere ancora più efficace perché più collaudato e che possa incidere sia nella fase di pianificazione sia nella fase di proposizione dei progetti, e nei prossimi giorni scriveremo ai comuni della provincia appunto per rinnovare u patto di cooperazione –ha concluso Vimini -.
Se il sindaco Rossi non vorrà partecipare sarà un peccato, ma vanificare le opportunità preferendo il terreno della polemica sarebbe a mio avviso uno sbaglio. Siamo all’alba di un 'new deal' dove ci giocheremo il futuro dei nostri territori e occorre anteporre lo spirito di collaborazione alle polemiche sterili.
Da parte nostra saremo sempre dalla parte dell’apertura e della cooperazione tra gli enti».