Politica
sabato 23 agosto 2025
Fibromialgia e MCS, la Regione Marche istituisce la Rete regionale e i nuovi PDTA
newsDopo cinque anni di battaglie arriva un passo avanti importante per i pazienti marchigiani affetti da Fibromialgia (FM) e Sensibilità Chimica Multipla (MCS). La Giunta Regionale ha approvato con apposita deliberazione l’istituzione della Rete Regionale per la Fibromialgia e i nuovi Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA), strumenti attesi da tempo dalle associazioni e dai malati.
«Mi fa piacere che il mio impegno non sia caduto nel vuoto – commenta la consigliera regionale Micaela Vitri – anche se la decisione arriva fuori tempo massimo. La sfida vera sarà rendere la rete operativa e accessibile ovunque, senza lasciare nessuno indietro. Non può essere solo una promessa elettorale: non si gioca sulla pelle di chi soffre».
Nelle Marche si stima che circa 30 mila persone convivano con la fibromialgia, il 95% delle quali donne, costrette a un lungo percorso diagnostico e prive di esenzioni o farmaci mutuabili, poiché la patologia non è ancora riconosciuta nei Livelli essenziali di assistenza (LEA).
La Rete Regionale, definita con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico istituito su richiesta di Vitri, prevede un Coordinamento Regionale nominato dal Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria e Comitati Locali in ogni AST da attivare entro 30 giorni. Sono inoltre previsti Centri Spoke aziendali collegati ai Centri di Riferimento già esistenti: per la Fibromialgia la Clinica Reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche (ospedale Carlo Urbani di Jesi), per la Sensibilità Chimica Multipla la Clinica Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche.
I nuovi PDTA dovranno garantire un approccio multidisciplinare e uniforme, integrando ospedale e territorio, con monitoraggi e audit periodici per valutarne l’efficacia.
Vitri riconosce il ruolo delle associazioni che hanno promosso iniziative e sensibilizzato l’opinione pubblica, ma evidenzia anche i limiti dell’atto: «Non sono previsti stanziamenti, bonus o contributi. Il Governo continua a rinviare il riconoscimento della fibromialgia nei LEA, senza il quale i malati non possono avere esenzioni né farmaci detraibili. Curarsi non è un lusso ma un bisogno primario».