Politica
lunedì 13 febbraio 2023
Festival di Sanremo, Vitri (PD): "No agli attacchi di Fratelli d'Italia alla libertà di espressione"

di Micaela Vitri consigliera regionale PD
L’annuncio degli esponenti di Fratelli d’Italia contro i vertici Rai, dopo il Festival di Sanremo, è inaccettabile. La libera manifestazione del pensiero tutelato dall’articolo 21 della Costituzione costituisce le fondamenta del sistema democratico. Lo ha spiegato magistralmente Roberto Benigni sul palco dell’Ariston. Il messaggio però sembra caduto nel vuoto. Come giornalista, ma anche portavoce nazionale dei Diritti civili per la Lega delle Autonomie locali italiane e consigliera regionale delle Marche, mi sento in dovere di esprimere tutta la mia preoccupazione. Siamo di fronte a una prepotenza che ignora non solo la nostra Costituzione, ma anche la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali: Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione.
Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee, senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche. L’annuncio del Governo Meloni seguito a uno spettacolo nazional popolare come il Festival di Sanremo è molto preoccupante e ricorda il regio decreto firmato da Mussolini nel 1925, che portò alla chiusura dei giornali i cui gerenti, oggi direttori, non erano in linea con il Governo fascista. In mezzo ci sono 100 anni di democrazia. Eppure si rischia un terribile salto nel passato più buio.
Quale sarebbe oggi, nel 2023, lo scandalo inconcepibile per il Governo Meloni? Un appello a legalizzare la marijuana durante la canzone di 2 rapper? O forse il monologo di una giovane donna sul diritto all’autodeterminazione nel concepimento? Oppure il bacio tra due uomini?
Eppure non è la prima volta che accade in Rai e in particolare a Sanremo: Pippo Baudo e Benigni, Fiorello e Tiziano Ferro, Achille Lauro e Boss Doms. Nessuno però si è mai sognato di rimuovere i vertici Rai.
Queste reazioni scomposte sono terribili campanelli di allarme. Si rischia di aprire la strada alla censura e per questo rivolgiamo un appello al Governo, ma anche a giornalisti e artisti: difendiamo la libertà di pensiero e di espressione!.