Politica
martedì 12 agosto 2025
Federico Scaramucci sostiene l’appello di Guido Guidi per rilanciare le aree interne delle Marche
newsFederico Scaramucci, candidato al Consiglio della Regione Marche, annuncia il suo pieno sostegno all’appello lanciato da Guido Guidi, professore dell’Università di San Marino, sulle pagine del Resto del Carlino. “Accolgo e faccio mio l’appello di Guido Guidi, che oggi sul Resto del Carlino traccia un’analisi interessante della nostra provincia, soprattutto riguardo alle aree interne – dichiara Scaramucci –. Da candidato del territorio alle prossime elezioni regionali, da cittadino, da imprenditore e da politico non posso che sposare i sette punti proposti da Guidi al Carlino quando traccia un elenco di azioni strategiche”.
Le proposte individuate dal professore prevedono di dare veste istituzionale alla diversa omogeneità socio-territoriale tra area costiera e fascia collinare-montana, anche tramite modifica dello Statuto della Provincia; potenziare il sistema viario; sdoppiare il Sistema Turistico Locale; attribuire più peso ai comuni dell’entroterra nell’AATO Marche Nord; garantire connessione internet in ogni comune dell’entroterra; valorizzare e coordinare i presidi ospedalieri di Urbino, Cagli, Pergola e Macerata; dare priorità al quinto lotto della Fano-Grosseto tra Santo Stefano di Gaifa e Bivio Borzaga.
“Temi fondamentali come la sanità e la viabilità, argomenti importantissimi per il nostro futuro come la gestione delle risorse idriche e un settore di sviluppo come il turismo per rilanciare il nostro territorio e promuoverlo verso l’esterno – aggiunge Scaramucci –. Condivido a pieno l’appello del professore e trovo che sposi benissimo le richieste e le problematiche che i cittadini mi hanno presentato in questi giorni dove ho toccato tutti i comuni della provincia. L’analisi qualificata e ponderata del professor Guidi coincide con quello che sentono e vivono ogni giorno imprenditori, operatori del turismo e cittadini marchigiani”.
Il candidato evidenzia come sia necessario un cambio di passo: “È evidente che serve un cambio marcia in Regione, un rinnovamento che tenga in considerazione – e rappresenti davvero – le aree interne. Le comunità locali denunciano l’abbandono da parte delle istituzioni, che ha favorito la migrazione dai borghi verso le città. L’assenza di interventi strutturali, poi, non solo ha indebolito l’entroterra, ma ha conseguenze anche sulle aree costiere, esposte a rischi ambientali maggiori”.
Tra le sue proposte figurano incentivi per l’acquisto e la coltivazione dei terreni agricoli, agevolazioni fiscali, il miglioramento della rete stradale e un sostegno concreto alla vita nei piccoli centri. “Chi vive nell’entroterra affronta costi elevati per l’istruzione e disagi nei trasporti, con infrastrutture fatiscenti e collegamenti insufficienti. Servono misure per garantire mobilità, servizi e opportunità reali” afferma.
Sul fronte turistico, Scaramucci propone di rivedere completamente le strategie: “Sul turismo è tutto da rifare, accantonando ATIM e preservando il paesaggio da progetti impattanti che poco hanno a che fare con lo sviluppo locale e che portano zero benefici per gli abitanti”.