Politica
venerdì 04 luglio 2025
Enrico Rossi si candida alle Regionali 2025 con la Lega: “Basta slogan, servono azioni concrete”

È ufficiale la candidatura di Enrico Rossi al Consiglio Regionale delle Marche con la Lega. L'annuncio è arrivato il 4 luglio a Fano, accanto al sindaco Luca Serfilippi e all'onorevole Mirco Carloni, davanti a numerosi amministratori locali. Una scelta che Rossi definisce “tutt’altro che semplice”, ma motivata da un forte senso di responsabilità verso un territorio che considera parte integrante del proprio percorso politico.
Lo slogan scelto, “Prima delle parole, le azioni”, sintetizza un approccio basato sul lavoro quotidiano e sulla concretezza. Con un’esperienza da amministratore locale lunga 17 anni – tra cui tre mandati da sindaco di Cartoceto, un incarico da consigliere provinciale, segretario della Lega e membro del Consiglio nazionale ANCI – Rossi rivendica un profilo credibile e affidabile.
Durante la presentazione, Rossi ha messo in evidenza alcune scelte contestate del centrosinistra, come l'opposizione del PD all’arrivo della Link University a Fano, la chiusura evitata dell’ospedale Santa Croce e la proposta di tracciato ad alta velocità voluta da Ricci e poi bloccata. “Fano e le sue vallate chiedono di contare, non di essere appiattite”, ha dichiarato.
Il candidato leghista non ha risparmiato critiche a Matteo Ricci, accusandolo di fare “televendite e slogan da stadio”. Rossi ha inoltre puntato il dito contro “la propaganda del centrosinistra”, rievocando casi come Banca Marche, i debiti lasciati alla Provincia e la fuga di comuni verso l’Emilia-Romagna. Ha anche sottolineato i recenti segnali positivi in termini di PIL, occupazione e turismo, ma ha ribadito: “Prima di redistribuire, la ricchezza va prodotta”.
Tra i temi centrali della sua visione ci sono lo sviluppo sostenibile dei borghi, la valorizzazione dell’agricoltura con tecnologie e ricambio generazionale, il no all’agrivoltaico nelle colline marchigiane, considerate parte dell’identità turistica, e un piano infrastrutturale integrato.
Infine, ha criticato la coalizione del centrosinistra, definendola “un’ammucchiata delle contraddizioni”, citando il caso della discarica di Riceci e l’incoerenza di forze come AVS e M5S ora al fianco di Ricci. La chiusura è affidata a una provocazione: “A Ricci, che scelse lo slogan #UnBelPò, oggi ne suggerisco un altro: #AncheUnPòMeno. Serve credibilità, non effetti speciali”.