Politica

martedì 20 maggio 2025

Emergenza 118 nel Pesarese, Vitri (PD): "Quasi la metà delle chiamate sono senza medico a boro"

Emergenza 118 nel Pesarese, Vitri (PD): "Quasi la metà delle chiamate sono senza medico a boro"

Quasi la metà delle ambulanze del 118 nella provincia di Pesaro e Urbino interviene senza un medico a bordo

A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Partito Democratico Micaela Vitri, che denuncia una vera e propria emergenza nella copertura dei turni, soprattutto nelle aree interne del territorio. 

«In questo mese di maggio - spiega - risulta scoperto il 44% dei turni dei medici in dieci postazioni di soccorso della provincia. Questo significa che quasi una chiamata su due viene gestita senza medico sull’ambulanza».

I dati, precisa Vitri, sono allarmanti in particolare nei comuni montani: a Sassocorvaro il 52% dei turni è scoperto, a Urbino si sale al 57% e a Urbania si tocca addirittura il 65%. 

Ancora più critica la situazione a Fossombrone, dove il 77% dei turni è senza medico, e a Pergola, che raggiunge l’85%

«A Pergola - evidenzia la consigliera - nella seconda metà del mese non ci sarà nemmeno un medico a disposizione: l’unico presente copre solo 9 turni nella prima metà».

Le conseguenze sono gravi e tangibili. 

A Vallefoglia, racconta Vitri, solo poche settimane fa un uomo ha rischiato la vita a causa di un arresto cardiaco: è stato salvato grazie alla prontezza di un infermiere, ma l’ambulanza è arrivata senza medico

Un episodio che evidenzia le falle del sistema di emergenza-urgenza e l’enorme responsabilità che ricade sul personale sanitario in prima linea.

Vitri ricorda anche di aver depositato oltre un anno fa un’interrogazione in Consiglio regionale - mai discussa - nella quale chiedeva di potenziare la presenza di medici sulle ambulanze e accogliere la proposta del Comune di Fossombrone: l’ente si era offerto di acquistare un’auto medica da posizionare presso l’ospedale locale, con il sostegno di sponsor privati, mentre all’Azienda Sanitaria spettava solo il compito di dotare il mezzo e fornire l’equipe medica, un progetto rimasto lettera morta.

«Purtroppo - conclude Vitri - la realtà fatta di disservizi è più forte della propaganda della maggioranza di destra. Avevano promesso la riapertura degli ospedali pubblici, ma i cittadini vivono ben altro. A Fossombrone, ad esempio, un residente ha dovuto farsi trasferire a Urbino per due punti al volto, trovando anche lì un pronto soccorso intasato e ore di attesa».

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