Politica
martedì 08 aprile 2025
Elon Musk ha tentato personalmente di convincere Donald Trump a revocare i dazi, ma senza successo

Nel corso del fine settimana, Elon Musk avrebbe tentato personalmente di persuadere Donald Trump a fare marcia indietro sui dazi, inclusi quelli contro la Cina, ma senza esito positivo.
A riportarlo è il Washington Post, che cita fonti anonime vicine ai colloqui.
Secondo il quotidiano, si tratterebbe del più importante punto di rottura emerso finora tra Trump e uno dei suoi principali consiglieri informali.
Il nodo centrale della disputa è rappresentato proprio dalle politiche protezionistiche, che il presidente americano intende rilanciare come asse strategico della sua eventuale nuova amministrazione.
Dietro l’insistenza di Musk ci sarebbero i preoccupanti dati economici di Tesla, che ha registrato un forte calo delle vendite trimestrali, imputabile anche alle reazioni negative del pubblico alla vicinanza del miliardario a Trump.
Il titolo del colosso dell’auto elettrica, infatti, ha perso oltre il 42% dall’inizio dell’anno, attestandosi lunedì a 233,29 dollari per azione.
Il confronto tra Musk e Trump, benché privato, assume un valore politico di rilievo: mostra la crepa tra l’industria tech e il nazionalismo economico del presidente.
Per Musk, i dazi rappresentano un ostacolo pesante non solo sul piano industriale, ma anche reputazionale.
Al momento, Trump non ha mostrato segnali di apertura, e la linea dei dazi rimane saldamente al centro del suo progetto economico.
Ma il pressing di Musk potrebbe non essere l’ultimo tentativo da parte del mondo economico di frenare una nuova stagione protezionista americana.