Politica

martedì 06 maggio 2025

Elezioni regionali, Matteo Ricci (PD): "La destra ha fallito, ora un'alleanza larga per un futuro europeo"

Elezioni regionali, Matteo Ricci (PD): "La destra ha fallito, ora un'alleanza larga per un futuro europeo"

Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro e oggi europarlamentare del Partito Democratico, lancia la sua sfida per la presidenza della Regione Marche, e lo fa con parole chiare: “Qui si gioca la vera partita per Giorgia Meloni. Ma sarà un boomerang: i marchigiani votano per la loro regione, non per il governo di Roma”. 

In un’intervista rilasciata al quotidiano Domani, Ricci attacca frontalmente l’attuale giunta guidata da Francesco Acquaroli, espressione di Fratelli d’Italia, e punta a costruire un’alleanza di centrosinistra ampia e inclusiva.

“La destra - accusa Ricci - ha governato le Marche come un vassallo di Roma, non ha portato investimenti e ha messo gli interessi di partito davanti a quelli dei cittadini. La sanità è allo stremo, i marchigiani vanno a curarsi fuori regione e uno su dieci ha rinunciato alle cure perché non può permettersi il privato”. 

I sondaggi, dice, smentiscono la forza dei presidenti uscenti e mostrano un governo regionale debole, incapace di leadership.

Il progetto dell’ex sindaco è ambizioso: ricostruire una regione con uno sguardo europeo, con una coalizione che includa Pd, M5s, Avs, +Europa, Azione, Iv, socialisti e realtà civiche. 

“Con i Cinque Stelle il dialogo è ottimo, stiamo lavorando a un’intesa programmatica. E con Carlo Calenda ho un canale diretto. C’è la consapevolezza che questa è una sfida storica”.

Fra le proposte, incentivi alle giovani coppie che decidono di vivere nelle aree interne, trasporti gratuiti per gli studenti, nidi gratis, contributi per i medici di base. 

“Dobbiamo riportare vita nei luoghi colpiti dal sisma. Ricostruire, ma anche farli tornare a vivere”.

Infine, Ricci ricorda l’episodio della fornaia di Ascoli, Lorenza Roiati, intimidita per aver esposto uno striscione antifascista il 25 aprile: “Il suo gesto ha risvegliato le coscienze. Ha fatto più quello striscione che cento eventi pubblici. La sua storia dice molto su quale sia oggi la vera posta in gioco nelle Marche”.

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