Politica

giovedì 21 luglio 2022

Elezioni politiche, il 25 settembre si andrà al voto

Elezioni politiche, il 25 settembre si andrà al voto

di Fanpage

Gli italiani torneranno alle urne il 25 settembre. Dopo la crisi di governo, le dimissioni di Mario Draghi e lo scioglimento delle Camere da parte di Sergio Mattarella, la legislatura finirà prima del previsto e si andrà a elezioni anticipate in autunno. La situazione è precipitata mercoledì in Senato quando, dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, è apparsa chiaramente la fine delle maggioranza: l'unica via possibile, quindi, è rimasta quella del voto. Nelle ultime ore si era cominciato a parlare di possibili date, ma ora il giorno delle elezioni è stato deciso: sarà il 25 settembre.

La data è stata individuata dopo che sia la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che quello della Camera, Roberto Fico, si sono recati al Quirinale dal Capo dello Stato. In seguito si è anche riunito il Consiglio dei ministri. Il perimetro delle tempistiche è comunque delineato dalla Costituzione, in cui si legge che le elezioni devono venire celebrate entro 70 giorni dal momento in cui le Camere sono state sciolte. Questo ci rimanda all'autunno inoltrato. Ci sono però delle esigenze politiche: i tempi infatti stringono, perché entro la fine dell'anno c'è da mettere a terra la legge di Bilancio e bisogna provare a chiudere le riforme del Pnrr iniziate. In caso di crisi di governo estiva, quindi, le date più papabili sono quelle tra la fine di settembre e la fine di ottobre. Bisogna tenere in considerazione un altro punto però: siamo già a metà luglio e i partiti devono anche avere il tempo di preparare la campagna elettorale e depositare le liste. Le forze politiche devono anche definire il sistema di alleanze con cui si presenteranno all'appuntamento elettorale.

Le tempistiche per l'insediamento delle nuove Camere e per la nascita del nuovo governo saranno lunghi. Nella migliore delle ipotesi il nuovo esecutivo si potrebbe avere per la fine di ottobre. È sempre l'articolo 61 della Costituzione a definire i tempi: la prima riunione delle Camere rinnovate, infatti, deve avvenire non oltre il ventesimo giorno dalla celebrazione delle elezioni. In quel lasso di tempo il presidente della Repubblica deve aprire le consultazioni per sondare la nuova maggioranza. E, una volta, delineata, assegnare l'incarico di formare il governo da questa sostenuto.


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