Politica

venerdì 17 novembre 2023

Dimensionamento scolastico, Biancani e Vitri: "Dal prossimo anno eliminate 19 autonomie scolastiche"

Dimensionamento scolastico, Biancani e Vitri: "Dal prossimo anno eliminate 19 autonomie scolastiche"

di Ufficio Stampa Andrea Biancani

"La Regione non aiuta affatto le Province a far quadrare il cerchio per la programmazione della rete scolastica. Linee di indirizzo in ritardo e nessuna indicazione utile per fare chiarezza. In questo modo rischiamo una guerra tra territori, tagli alle autonomie scolastiche, degli organici e di posti di lavoro". 

Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani e la consigliera Micaela Vitri (PD) valutano la situazione che si è creata nel mondo della scuola in prossimità della scadenza per la presentazione del Piano regionale per il dimensionamento scolastico. 

"La riorganizzazione avviata dal Governo Meloni con la legge di Bilancio del 2023, approvata nel dicembre del 2022 – ricordano Biancani e Vitri – impone nuovi criteri per definire il numero delle autonomie scolastiche. E' chiaro che una mera e semplice applicazione del coefficiente di calcolo, oggi basato sul numero complessivo di alunni a livello regionale, con la soglia minima innalzata da 600 a 900 per ogni sede scolastica, non aiuta a trovare un equilibrio tra tutte le esigenze locali.

Le autonomie scolastiche l'anno prossimo nelle Marche passeranno da 229 a 210. Questo significa 19 eliminate e nessun territorio che vuole perdere la propria senza avere delle garanzie precise.

Nella Provincia di Pesaro-Urbino al momento 4 sono a rischio ed è solo l'inizio. Le autonomie saranno 208 nel 2025/2026 e 204 nel 2026/2027, fino ad arrivare in tre anni a -25".

In Commissione affari istituzionali la maggioranza ha approvato nell'ultima seduta le linee guida per la programmazione triennale della rete scolastica, di cui è relatore per l'opposizione il Vicepresidente Biancani. "Noi abbiamo votato contro perché ancora una volta la Regione subisce la scelta del Governo Meloni senza sollevare alcuna osservazione o proposta per trovare una soluzione condivisa. 

Non è stato fatto nulla per evitare tagli e accorpamenti ingestibili, con le aree interne che rischiano di pagare il prezzo più alto. Come al solito la Regione ha dimostrato poca capacità di programmazione, con ritardi nella redazione delle linee di indirizzo regionali per consentire alle Province di proporre il dimensionamento della rete scolastica per il prossimo anno. Adesso questa situazione sta generando molte tensioni, perché il nodo è arrivato al pettine, mentre noi abbiamo posto la questione da mesi con interrogazioni e atti di indirizzo. 

Nel marzo scorso una nostra mozione chiedeva di prendere posizione in sede di Conferenza Stato-Regioni. E' stata bocciata, dimostrando per l'ennesima volta un atteggiamento miope e pregiudiziale.

Eppure tante regioni, anche con amministrazioni di centro destra, stanno sollevando dubbi perché non condividono i criteri e i tagli previsti dal Governo Meloni. 

Ci auguriamo che la Giunta regionale, prima della scadenza dei termini, dimostri un atteggiamento più responsabile, senza subire scelte che rischiano di spaccare il mondo della scuola, tagliando organici e posti di lavoro e senza garantire le stesse opportunità in tutti i territori".


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