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martedì 02 dicembre 2025

Consultori, un servizio in sofferenza: la Commissione IV di Pesaro richiede un potenziamento urgente

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Consultori, un servizio in sofferenza: la Commissione IV di Pesaro richiede un potenziamento urgente

La Commissione IV – Politiche sociali del Comune di Pesaro ha dedicato la sua ultima seduta a un tema centrale per il territorio: il presente e il futuro dei Consultori familiari, a cinquant’anni dalla loro istituzione. 

L’incontro, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Sanità Pubblica, dei Servizi Sociali comunali e del Tribunale dei Minori di Ancona, ha aperto una riflessione approfondita sul ruolo del Consultorio di Pesaro e sulla sua capacità di rispondere ai bisogni della comunità. 

La struttura, situata nelle 5 Torri in via Nanterre, opera oggi per quasi 95 mila cittadini pur essendo, per legge, previsto un consultorio ogni 20 mila abitanti. 

Un divario che da solo basterebbe a raccontare le difficoltà di un servizio nato per offrire supporto multidisciplinare ma che nel tempo si è trovato a fronteggiare una domanda crescente con risorse sempre più limitate.

Nel corso della seduta è emerso come i bisogni della popolazione siano cambiati in modo radicale negli ultimi quindici anni, soprattutto sul fronte adolescenziale. 

Il dato più significativo riguarda infatti l’aumento delle segnalazioni da parte della magistratura minorile e ordinaria: dalle 2-3 richieste mensili registrate nel 2002 si è passati a circa tre a settimana nel biennio 2024-2025, per un totale di 174 nuovi casi l’anno. 

Situazioni complesse, intrecciate a fragilità familiari, economiche, sanitarie e relazionali, che richiedono un intervento multidisciplinare e tempi di presa in carico più lunghi. 

Una crescita esponenziale a cui il Consultorio non riesce più a rispondere in modo adeguato, sia per la carenza di figure specialistiche, sia per la mancanza di continuità nelle prestazioni.

Anche l’area materno-infantile presenta difficoltà evidenti. 

Se la denatalità ha ridotto il numero delle richieste, la mancanza di personale stabile in ambito medico ha generato un servizio definito “funzionante per finta”: un punto di riferimento ancora fondamentale per le fasce più fragili della popolazione, ma non più in grado di garantire un’assistenza strutturata. 

A rendere il quadro ancora più preoccupante è il confronto tra il personale disponibile oggi e quello attivo alla fine degli anni Novanta. 

Nel 1998 il Consultorio di Pesaro poteva contare su due neuropsichiatri infantili e due assistenti sociali a tempo pieno; oggi la struttura dispone di un unico neuropsichiatra con incarichi dirigenziali e di 1,5 assistenti sociali equivalenti. 

A fronte di un aumento costante dei bisogni, le risorse sanitarie territoriali non solo non sono cresciute, ma in molti casi risultano ridotte rispetto al passato.

Un dato particolarmente significativo arriva dai Servizi Sociali del Comune di Pesaro, passati da 10 a 18 assistenti sociali dal 2000 a oggi, una crescita che non ha avuto un corrispettivo analogo nei servizi sanitari territoriali.

Il risultato è una rete di supporto che si regge su una forte collaborazione tra enti, ma che non può compensare la mancanza di organico strutturale. 

Di fronte a questa situazione, in Commissione è emersa una richiesta unanime: avviare un vero potenziamento dei Consultori, con investimenti mirati, nuove assunzioni e una pianificazione integrata tra Comune, Regione e sistema sanitario. 

Le fragilità che oggi si manifestano, in particolare tra gli adolescenti, rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato.

Rafforzare i Consultori familiari – è stato sottolineato – non è solo una scelta organizzativa, ma una necessità politica e sociale per garantire risposte adeguate a famiglie, giovani e donne. 

Il cinquantesimo anniversario di queste strutture diventa così l’occasione per un bilancio sincero e per un impegno chiaro a favore di un servizio che, più che essere celebrato, ha oggi urgente bisogno di essere ricostruito e potenziato.

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