Politica
mercoledì 16 aprile 2025
Consiglio Comunale, la maggioranza: "Da Lanzi e dalla destra zero rispetto per le istituzioni, ci parlino di ATIM!"

Una conferenza stampa convocata dal centrodestra, alla vigilia del Consiglio comunale di domani, accende lo scontro politico a Pesaro.
L’iniziativa, che ha avuto come obiettivo l’anticipazione dei temi della relazione condivisa dalla commissione Controllo e Garanzia e delle mozioni collegate, ha suscitato forti critiche dalla maggioranza, che accusa il presidente della commissione Francesco Lanzi di scorrettezza istituzionale e di aver strumentalizzato politicamente un procedimento ancora oggetto di indagine da parte della Procura.
“Un salto in avanti verso la stampa - si legge nella nota della maggioranza - per arroccarsi il merito di aver anticipato contenuti che andavano prima discussi in Consiglio, nel rispetto del ruolo dei consiglieri e della commissione”.
Un comportamento ritenuto grave, anche perché - sottolineano - la relazione evidenzia la correttezza amministrativa degli atti, ridimensionando così la narrazione proposta dal centrodestra.
Nel mirino anche la scelta di non coinvolgere il vicepresidente della commissione, Marco Perugini, sempre definito “collaborativo e disponibile nello svolgimento dei lavori”.
Secondo la maggioranza, il comportamento di Lanzi e del gruppo di minoranza avrebbe messo a rischio il corretto iter procedurale del procedimento, “preferendo la ribalta mediatica al rispetto delle istituzioni”.
La nota si conclude con un’accusa di doppiopesismo rivolta alla minoranza: “Avremmo apprezzato la stessa determinazione mostrata oggi anche quando in Regione è esploso il caso ATIM. Il presidente Acquaroli ha negato una seduta dell’assemblea per spiegare l’affidamento diretto di 12 milioni di euro di fondi pubblici, e dalla minoranza pesarese non si è levata una sola voce critica”.
“Siamo garantisti fino in fondo - ribadisce la maggioranza - e chiediamo trasparenza e chiarezza, ma senza scavalcare la magistratura o strumentalizzare le istituzioni per fini politici. Altri, purtroppo, non potranno dire lo stesso”.