Politica

lunedì 14 aprile 2025

Commissariato di Urbino, Bernardi: "L'on. Baldelli protesta con se stesso, Lanzi in conflitto di ruolo"

Commissariato di Urbino, Bernardi: "L'on. Baldelli protesta con se stesso, Lanzi in conflitto di ruolo"

di Riccardo Bernardi consigliere del Comune di Pesaro 

È surreale e profondamente ipocrita assistere alla protesta dell’onorevole Baldelli e del capogruppo della minoranza in Consiglio Comunale a Pesaro, Marco Lanzi, contro le gravi carenze strutturali e di organico del commissariato di pubblica sicurezza di Urbino.

Una protesta che, più che denunciare un problema reale - e purtroppo noto da tempo - sembra essere un teatrino di auto-assoluzione messo in scena da chi ha precise responsabilità politiche e istituzionali.

L’onorevole Baldelli fa parte della maggioranza parlamentare e sostiene il governo attualmente in carica. Se davvero volesse dare risposte concrete, non dovrebbe sventolare cartelli in piazza, ma alzare il telefono e parlare con il Ministro dell’Interno del suo stesso esecutivo. Il suo è un tentativo maldestro di scaricare su altri le colpe di una gestione inefficace e lontana dai bisogni reali del territorio.

Allo stesso modo, desta perplessità la presenza di Marco Lanzi, che oltre ad essere consigliere comunale, ricopre anche il ruolo di segretario del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia). Una posizione chiaramente in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 31 dello statuto dello stesso sindacato, che prevede l’incompatibilità tra incarichi politici e sindacali. È dunque legittimo domandarsi con quale coerenza e legittimità Lanzi possa partecipare a manifestazioni di questo tipo.

Se davvero si vuole supportare il lavoro delle forze dell’ordine - donne e uomini che operano con onore e dedizione nel nostro territorio - bisogna iniziare col dire la verità. E la verità è che il governo, la maggioranza parlamentare e gli esponenti regionali e locali della coalizione di centrodestra hanno gravemente sottovalutato i problemi della sicurezza e abbandonato le forze dell’ordine al loro destino.

Serve rispetto, non sceneggiate. Servono atti concreti, non passerelle mediatiche. Se non sono in grado di governare, abbiano almeno il coraggio di ammetterlo, invece di manifestare contro se stessi per salvare la faccia. Le forze dell’ordine meritano molto di più che una farsa.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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