Politica
giovedì 16 ottobre 2025
Commercio, Salvadori (PD Pesaro): "Le associazioni rappresentino le imprese, non i partiti"
newsNegli ultimi giorni il dibattito sul commercio cittadino è tornato al centro della scena politica, riportando con forza una questione di metodo e di trasparenza: la necessità di distinguere con chiarezza i ruoli di chi interviene nel confronto pubblico.
Le recenti dichiarazioni di Davide Ippaso, direttore di Confesercenti Pesaro, contro l’assessora Francesca Frenquellucci hanno suscitato la reazione del consigliere comunale Andrea Salvatori, esponente del Partito Democratico e membro della Commissione Attività Economiche.
«Non è più accettabile – afferma Salvatori – che dirigenti di associazioni di categoria candidati alle elezioni continuino a parlare a nome delle imprese senza distinguere il proprio ruolo politico da quello istituzionale. Un’associazione deve rappresentare tutti i propri iscritti, non un partito. Quando questo confine viene superato si perde la terzietà e si danneggiano proprio i commercianti e gli artigiani che si dice di voler tutelare».
Il consigliere dem ricorda i risultati conseguiti in questi anni dall’assessorato alle Attività Economiche, che «ha dimostrato con i fatti di essere al fianco delle attività locali»: dal sostegno ai centri commerciali naturali e alle imprese di quartiere tramite contributi annuali, ai bandi per riempire i locali sfitti, fino ai regolamenti mirati come quello di Baia Flaminia per valorizzare le aree a vocazione economica, e agli eventi di qualità che rendono il centro storico più attrattivo.
«Il Comune di Pesaro – prosegue Salvatori – sta già utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, ma la vera svolta per il commercio può arrivare solo da interventi della Regione e del Governo, che hanno competenza diretta in materia. Mi stupisce che chi oggi critica l’amministrazione non usi la propria influenza politica per chiedere soluzioni vere a chi ha il potere di intervenire».
Il consigliere invita dunque Ippaso a un atteggiamento più costruttivo: «Con il feeling che ha con la giunta regionale del suo schieramento, potrebbe mettere questa relazione al servizio dei commercianti, non della propaganda. Servirebbe una legge regionale di sostegno al commercio di prossimità, fondi dedicati ai centri storici e misure fiscali che alleggeriscano il peso sulle piccole imprese. Questo sarebbe un contributo concreto, non le solite dichiarazioni a effetto».
«Serve meno propaganda e più coerenza – conclude Salvatori –. Chi sceglie di fare politica lo faccia liberamente, ma senza usare le sigle associative come cassa di risonanza per i propri interessi di partito».